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18 Febbraio 2010 ARCHEOLOGIA
aezio ilfattostorico.com
La top ten delle scoperte in Cina
tempo di lettura previsto 3 min. circa

È ovviamente impossibile stilare una classifica delle scoperte più importanti della Cina. Ciononostante Michael Kan ci prova e ne elenca dieci.

Il villaggio di Yangshao

Situato nella provincia di Henan, il villaggio fu il primo insediamento neolitico scoperto nel paese e segnò la nascita dell´archeologia cinese.

Apparteneva alla cosiddetta cultura di Yangshao, che durò dal 5000 al 3000 a.C.

Di particolare interesse è il vasellame dipinto trovato nel sito.

L´uomo di Pechino

I primi scavi, compiuti dal 1923 al 1927 a Zhoukoudian (vicino a Pechino, da cui il nome), scoprirono i resti di un Homo erectus che – secondo nuove stime – visse circa 750000 anni fa. Successivi scavi trovarono altre ossa e strumenti.

L´uomo di Pechino è un prezioso contributo alla teoria dell´evoluzione, ma sfortunatamente i fossili originali sono andati perduti durante il trasferimento in America durante la seconda guerra mondiale.

Tuttavia ne rimangono calchi e dettagliate descrizioni. E gli scavi a Zhoukoudian continuano.

Le rovine di Yin

Nel 1928 gli archeologi scoprirono una capitale del regno della dinastia Shang (1600 – 1046 a.C.).

Oltre a tombe reali e palazzi, sono decisamente particolari le ossa o gusci animali che recano iscrizioni. Questi ossi oracolari venivano usati nella divinazione reale (scapulomanzia).

L´esercito di terracotta

Venne scoperto per caso da dei contadini vicino a Xi´an, nel 1974.

Da allora gli scavi vengono eseguiti in un´area molto estesa; finora le statue dei guerrieri costruiti sotto il regno dell´imperatore Qin Shi Huang (246 to 221 BC) sono più di 8000 – ognuna un pezzo unico.

Erlitou

Alcuni archeologi credono che Erlitou sia stata la base del primo stato (´ruling state´) della Cina.

Il punto è se questa città, abitata dal 1900 al 1500 a.C., sia da collegare alla dinastia Xia (2070 – 1600 a.C.), la cui esistenza – riportata in fonti scritte molto più tarde – rimane dubbia.

Erlitou riveste comunque una grande importanza per la civiltà cinese.

Le Grotte di Mogao

Questo antico sito buddista è considerato una specie di museo di arte e cultura cinese.

Le Grotte di Mogao, un sistema di grotte composte da 492 celle scavate nella roccia, servivano come un importante centro culturale lungo la Via della Seta, a Dunhuang, nella provincia di Gansu.

Le grotte stesse contengono opere d´arte e reliquie che formano una linea del tempo di 1000 anni: dal IV al XIV secolo d.C.

All´inizio del ´900 il monaco taoista Wang Yuanlu vi trovò dei rari manoscritti, tra cui una copia del Sutra del Diamante, il più antico testo a stampa esistente.

Banpo

Questo sito, scoperto nel 1953, è anch´esso collegato alla cultura Yangshao. Venne probabilmente abitato tra il 4800 e il 4300 a.C.

Gli archeologi hanno trovato dozzine di case e tombe su un´area di quasi 60 km².

Liangzhu

Gli studiosi pensavano che la civiltà cinese si originò lungo il fiume Giallo.

Negli ultimi decenni, però, sono stati trovati antichi insediamenti in aree considerate sperdute e lontane dalla cultura cinese.

Una di queste si trova sul fiume Yangtze, cioè molto più a sud. Dal 1936 sono stati scoperti più di 100 siti appartenuti alla cosiddetta cultura di Liangzhu – durata all´incirca dal 3200 al 2200 a.C. e spesso distinta per i suoi manufatti di giada (vedi sotto).

Secondo le prove archeologiche, la società praticava sacrifici ed era altamente stratificata.

Sanxingdui

In questo sito, nel 1986, vennero trovate fosse sacrificali contenenti centinaia di oggetti d´oro, bronzo e giada datati al XII secolo a.C.

La cosa è stata sorprendente: nessuno si aspettava un tale ritrovamento in quest´area; non ci sono neanche menzioni di questa cultura in alcun testo storico.

La scoperta proverebbe però che la cultura cinese si stesse sviluppando in altre regioni separate da quella del fiume Giallo.

Le mummie di Xinjiang

Negli ultimi decenni sono state rinvenute continuamente mummie ben preservate nella provincia di Xinjiang, nella Cina occidentale (le mummie del bacino di Tarim).

Grazie al clima secco, molti di questi corpi si sono conservati bene, con pelle e capelli intatti; le più antiche risalgono al 1800 a.C.

Ciò che colpisce è che molti di loro portano caratteristiche facciali europee. La regione forse fu un luogo di scambi culturali tra Occidente e Oriente.

Per la galleria fotografica si rimanda all'articoli: http://ilfattostorico.com/2010/02/02/la-top-ten-delle-scoperte-in-cina/