sei in Home > Paleontologia > News > Dettaglio News
24 Maggio 2001 PALEONTOLOGIA
National Geographic News
Piccoli fossili dal primo giurassico riempiono una nuova nicchia nel percorso evolutivo dei mammiferi
tempo di lettura previsto 4 min. circa

E´ stato trovato in Cina, racchiuso in un fossile di 195 milioni di anni, il teschio di un animale delle dimensioni complessive di una graffetta. Gli scienziati hanno riferito che la nuova specie, battezzata Hadrocodium wui, è il parente più prossimo dei mammiferi, conosciuto per quel lontano periodo.

Il team di cinesi e statunitensi che ha analizzato il fossile, ha riferito che la minuscola creatura aveva uno scheletro lungo soli 12 millimetri, un peso totale del corpo di due grammi, e denti che suggeriscono che mangiassero piccoli insetti.

La cosa più significativa è che la sua struttura fisica era simile a quella dei mammiferi viventi, con una cavità cranica inusualmente larga in proporzione alla taglia complessiva del corpo dell´animale e le ossa dell´orecchio medio completamente separate dalla mandibola.

Questo ritrovamento rappresenta una sorpresa perché gli scienziati, in precedenza, ritenevano che forme di mammiferi come queste non fossero emerse sul panorama evoluzionistico fino a 45 milioni di anni dopo il periodo in cui invece il fossile è stato datato, il primo Giurassico. Questo significa che la piccola creatura viveva all´ombra dei dinosauri, in un tempo in cui, si pensava fino ad ora che il collegamento più prossimo ai mammiferi moderni fosse una classe di rettili semi-mammiferi,

Il nome del nuovo mammifero, Hadrocodium wui, deriva dalle parola greche hadro che significa "grande e pieno" e codium, o "testa". Wui è invece la versione latinizzata del nome dello scienziato cinese Xiao-Chun Wu, che ha trovato il fossile nel 1985 nella provincia dello Yunnan, a Lufeng Basin. I ricercatori inizialmente non erano riusciti a comprendere il significato della scoperta, perché pensavano che il fossile fosse semplicemente il frammento d´osso di un animale molto più grande. Più tardi, quando lo specimen è stato preparato per analisi più dettagliate, "si è scoperto essere il cranio infinitamente piccolo di un animale piccolissimo".

Dalla taglia e la figura del teschio, e dalla conoscenza dei mammiferi, gli scienziati hanno posto insieme un ritratto anatomico probabilmente somigliante dell´animale. Basandosi sulle proporzioni dei moderni mammiferi, nei quali la testa è il 35/40 % della lunghezza complessiva del corpo, i ricercatori hanno stimato che il nuovo animale fosse lungo circa 32 mm dalla punta del naso alla fine della coda, la lunghezza di una graffetta regolare.

La relativamente grande scatola cranica del piccolo animale, non è solo questione di accrescimento del volume. Uno scan del fossile ha rivelato una allargamento in aree specifiche del cervello, come dei lobi olfattivi collegati al senso dell´odorato. La maggior taglia del cranio potrebbe avere spinto le ossa dell´orecchio lontano dalla mandibola, portando probabilmente al completo distacco evidenziato nei mammiferi moderni. E´ possibile che l´Hadrocodium rappresenti il passo finale nella separazione tra l´orecchio medio e la mandibola.

La scoperta del più piccolo mammifero mai trovato è significativa perché sfida gli scienziati a collocare questa importante nuova specie nella lista dei fossili registrati. Prima di questa scoperta, gli animali che mostravano tratti chiave dei mammiferi erano stati individuati solo nel Tardo Giurassico, circa 150 milioni di anni fa.

In un articolo su Science, Andrè Wysse dell´Università di California, Santa Barbara, nota che gli ultimi 65 milioni di anni della storia della Terra sono stati ampiamente considerati come "età dei mammiferi". Ancora era risaputo, puntualizza, che "i maggiori rami dell´albero evoluzionistico dei mammiferi si sono separati milioni di anni prima". Le prove fossili, comunque, rendono difficile comporre la figura generale.

Nei decenni recenti, una vasta quantità di importanti scoperte fossili e lo sviluppo di metodi più sofisticati di analizzarli e compararli, hanno rapidamente migliorato la comprensione scientifica della via di sviluppo e delle relazioni fisiologiche.

"Come i più prossimi parenti dei mammiferi sicuramente identificati, l´Hadrocodium si è dimostrato di valore unico per documentare la sequenza dei mutamenti morfologici che hanno portato alla formazione degli antenati dei mammiferi" ha riferito Wyss.

L´Hadrocodium rappresenta un nuovo tratto nello spettro di sviluppo che si estende da mammiferi avanzati simili a rettili (cinodonti) ai veri mammiferi. I mammiferi simili a rettili, come quelli i cui resti sono stati trovati tra i fossili del Lufeng Basin in Cina, hanno la forma delle mascelle e dell´orecchio medio simili a quelle dei tardi mammiferi ma con i pezzi ancora separati.

D´altro canto il salto di transizione evoluzionistica è costituito dai primi mammiferi, - antenati dei moderni mammiferi che depongono le uova, o monotremi (come l´ornitorinco e l´echidna) - ed i mammiferi che danno alla luce i piccoli vivi (marsupiali e placentali come canguri e umani).

Wyss dice che è largamente accertato che questi due gruppi una volta condividessero antenati comuni e successivamente si divisero. L´analisi del Hadrocodium rivela che esso si separò prima della comparsa di quell´antenato comune dei mammiferi viventi.

Mentre l´Hadrocodium sembra essere più strettamente imparentato ai mammiferi che ai semi-mammiferi come i cinodonti, l´esatta natura di questa relazione non può essere determinata dalle attuali prove fossili. "L´Hadrocodium potrebbe essere un nostro lontano cugino, uno dei primi mammiferi che lungo la linea evolutiva dei mammiferi; o potrebbe essere un nostro pro-pro zio, imparentato strettamente ai mammiferi viventi ma non in linea diretta con noi. O infine l´Hadrocodium potrebbe essere il diretto antenato dei mammiferi viventi."

TAG: Dinosauri