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29 Gennaio 2010 ARCHEOLOGIA
Giuseppe Conte, Carlo Forin Agora magazine
Templari. La chiesa dei puri/katharos
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Bernardo di Chiaravalle, il più benedetto dai Templari, indicò il pericolo in Provenza e Linguadoca ma anche il Santo non potè molto contro la nascita della nuova eresia e solo il 1244 tutto ebbe fine dopo un anno di assedio al castello di Montsegur il rogò degli ultimi duecento, purificò il mondo.

Infettare la parola della madre chiesa ma soprattutto le parole del Dio dei vangeli, i puri con il loro "docetismo" così catari da essere legittimati ad creare una nuova chiesa o meglio un antichiesa.

La storia racconta che la diocesi più importante era ad Albi con i suoi maledetti albigesi, ma anche a Tolosa e Carcassona.

In Italia sei furono:Desenzano, Bagnolo, Vicenza, Bologna, Firenze, Concorezzo dove il verbo aveva il dogma nel Cristo mai incarnato uomo e per tale motivo mai giunto sulla terra per essere frustato, sputato, inchiodato sulla Croce, per essere agnello immolato per i nostri peccati.

La sua passione non era mai esistita, non era mai stato un corpo ferito, come d´altronde proibito il culto dei Santi, ed il suffragio per i morti, negato il Purgatorio e tutte le immagini sacre.

Ma il loro essere "cristiani"si manifestava nella negazione del matrimonio e della famiglia, la castità dopo l´iniziazione con il "consolamentum" imposizione delle mani, per i perfetti coloro che erano al vertice della loro chiesa senza un capo ma con un organo consigliare, la negazione della famiglia non voleva essere solo meditazione, ascesi, solitudine, distacco dal mondo ma considerare peccato nel generare nuove vite e pertanto le loro donne dovevano abortire, nel momento in cui si fossero scoperte incinte.

I teologi catari, gli studiosi del verbo, predicavano il digiuno, l´essere vegetariani al tal punto di lasciarsi morire mediante "l´enduria" ovvero non cibarsi per non peccare ancora.

I loro credenti adoravano i perfetti quasi santificandoli per la loro attività missionaria, il verbo veniva seminato ovunque per essere trasportato dal vento della rinascita, quella dei puri, diffondendosi tra borghi e campi, tra popolino ma anche tra i più colti, perché loro si ritenevano "cristiani"e la loro chiesa richiedeva sempre più proseliti.

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