Nonostante le rive del Nilo siano state saccheggiate sin dai tempi dei romani le testimonianze dell'antica civiltà non smettono di stupire. Dalle sabbie di Saqquara, sito archeologico a una trentina di chilometri dal Cairo, è emersa una grande tomba, la più grande mai trovata in zona. Al suo interno molte mummie, di uomini, ma anche di falconi. La tomba, risalente alla XXVI dinastia, circa 500 anni prima di Cristo, è composta da una vasta camera scavata nella roccia. L'ampio spazio si dirama in alcune nicchie, nelle quali sono state ritrovate numerose mummie. Mummificati c'erano anche alcuni falconi, sottoposti allo stesso procedimento riservato ai corpi degli uomini. Nella tomba ci sono anche oggetti di vario tipo. L'annuncio della scoperta è stato dato dal personaggio-mito dell'archeologia in Egitto, il professor Zahi Hawass, responsabile del Consiglio superiore delle Antichità egiziane. Non è rarissimo trovare nelle antiche tombe mummie di animali, oltre che di uomini, e talvolta sono stati rinvenuti dei falchi mummificati. Il falcone, che rotea nel cielo diurno, veniva associato dagli egizi al sole stesso e preso a simbolo di due divinità espressione appunto del disco solare: Horus e Ra. Custode del culto di queste divinità era il sovrano, per questo il falco divenne un modo di identificare il faraone. Scrivere la storia esatta di questa tomba e delle sue «mummie-falco» comunque non sarà facile. Dalle prime indagini sembra che la tomba sia stata depredata, probabilmente in epoca romana, e poi più volte riutilizzata. Saqquara è una necropoli ben nota agli archeologi. Vi sorge la famosa piramide di Djoser, che è considerata la «madre di tutte le piramidi», è infatti la struttura di grandi dimensioni più antica di tutto l'Egitto. Venne edificata per la sepoltura di Djoser, sovrano della III dinastia, realizzata dal famoso gran sacerdote, sovrintendente del regno e architetto Imhotep. La piramide, detta «a gradoni» perché realizzata con una serie di parallelepipedi sovrapposti, è datata a 2.500 anni prima di Cristo. Saqqara fu la necropoli reale fino alla III dinastia, in un periodo successivo venne sostituita dall'area funeraria di Giza e, ancora dopo, da quella della Valle dei Re. Nonostante le sepolture reali siano state spostate in questi altri luoghi Saqqara rimase una località di culto e una zona per il seppellimento di nobili e personaggi importanti per più di 3.000 anni.
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