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19 Gennaio 2005 ARCHEOLOGIA
Discovery News
NUOVE TECNOLOGIE SVELANO I SEGRETI DELLE MUMMIE
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I bendaggi delle antiche mummie egiziane nascondono un numero di frodi e inganni, che un dispositivo ad alta tecnologia, che sfrutta i Raggi-X digitali, ha recentemente evidenziato, su reperti della collezione del Field Museum di Chicago.

Il dispositivo ha esaminato un gatto mummificato datato approssimativamente al 500 a.C., che conteneva all´interno conteneva invece solo stoffe e cotone. Ha anche rivelato strumenti per la mummificazione che qualcuno deve avere inavvertitamente lasciato tra i bendaggi di una vera mummia, e risolto un mistero antico di 15, 000 anni, che circonda quella che si ritiene essere la più antica mummia del mondo.

Le scoperte sostengono la teoria che gli antichi fossero avvezzi ad imbrogli ed errori quanto siamo noi oggi. Gli esperti ritengono che il dispositivo portatile ai raggi-X della Micron Digital Imaging, insieme con il tubo Radpro a Raggi-X, possano un giorno diventare strumenti standard per scopi di ricerca presso Musei, Università e siti di scavo a distanza.

I curatori e gli scienziati hanno manifestato stupore quando il macchinario ha mostrato che la mummia del gatto non conteneva alcun resto felino.

"La persona che l´ha comprata la usò probabilmente come offerta alla Dea Bestat, dalla testa di gatto" ha dichiarato William Pestle, direttore delle collezioni di antropologia al Museo di Storia Naturale di Chicago.

Ha spiegato che la mummia dovrebbe riferirsi ai periodi di "decadenza", attorno alle Dinastie XXV e XXVI, attorno all´8-7 a.C.

"In questi periodi un po´ tardi della storia egiziana, si cominciarono a produrre sarcofaghi in grande quantità" ha spiegato Pestle. "Talvolta le mummie eccedevano le dimensioni del sarcofago, così gli artigiani dovevano rompere le ossa o scolpire via parte del sarcofago".

Quando Pestle ed i suoi colleghi hanno scansionato ai raggi-X un´accreditata mummia di antilope, hanno trovato inclusioni metalliche, usate per dare alla mummia maggior tono e stabilità, insieme a strumenti che sono stati dimenticati nel processo di mummificazione.

"Gli strumenti hanno forma di croce, una via di mezzo tra un ago da sutura ed un amo da pesca" ha spiegato Pestle, che ha inviato immagini degli oggetti ad un laboratorio dell´Henry Ford Hospital per ulteriori chiarificazioni e studi.

Forse il più grande mistero rimasto irrisolto riguarda la "Mag Girl" una mummia di 13, 000-15, 000 anni or sono recuperata nella valle della Dordogna nel sud-ovest della Francia. "Mag", abbreviazione di Magdaleniana, fu esposta al Field Museum nel 1924. I giornali del tempo scrissero che Mag morì, bellissima e giovane, fu uccisa da un amante geloso con la punta di una freccia. Le voci furono alimentate dalla (non dimostrata) possibilità che una punta d´avorio si trovasse accanto ai suoi resti nel rifugio francese di Cap Blanc.

L´analisi ai Raggi-X suggerisce che Mag morì tra i 30 e i 40 anni di età, che sarebbero stati una vita piuttosto lunga per quel tempo. I suoi molari sono danneggiati, fatto che i primi archeologi considerarono prova della sua giovane età, ma ora si ritiene probabile che abbia sofferto di un problema dei denti del giudizio per tutta la sua vita adulta.

Gli scienziati sperano di poter estrarre uno dei denti per comprendere come Mag stesse effettivamente al momento della morte.

Kathy Forgey, radiografo e antropologo dell´Università dell´Illinois a Chicago, ha diretto il progetto di scansione ai raggi-X.

Forgey viaggia spesso alla volta di remoti siti archeologici in Perù, e spera in un futuro non troppo lontano di poter portare i nuovi strumenti con sé. Insieme al collega Dawn Sturk ha deciso di tentare ad utilizzare il dispositivo da meno di 100 libbre, usato in precedenza dalle forze armate, al Field Museum.

"E´ un´esperienza meravigliosa" ha dichiarato. "I curatori cominciano a venire da noi dicendo < Abbiamo qualcosa da farvi analizzare ai Raggi-X >. Il processo annulla i danni ai reperti, e può risolvere molte questioni antropologiche."

Forgey, come Pestle, è stata piuttosto sorpresa dalla quantità di modifiche trovate in alcune mummie.

"Spesso gli oggetti sono passati attraverso millenni di storia, spostati, trascinati, maneggiati da centinaia di persone diverse, ed è normale che sia stato alterato il loro status originario" ha spiegato.

Forgey ed i suoi colleghi sperano che un benefattore permetta loro l´acquisto del dispositivo Micron Digital a Raggi-X, che potrà essere ospitato presso un´Università o Museo affinché gli archeologi la prendano in prestito per usi differenti.