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9 Novembre 2002 STORIA
Repubblica.it
La perduta Atlantide? E' proprio la Sardegna
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ROMA - La civiltà di Atlantide, l'isola perduta dalle vene d'argento, è stata spazzata via da una gigantesca onda marina alta 500 metri, un mega-tsunami originato da un'esplosione nel profondo del mare. "Quell'isola, cercata in tutti gli oceani del mondo è proprio qui, sotto casa. È la Sardegna". Lo sostiene Mario Tozzi, geologo e ricercatore, nella puntata di stasera di "Gaia", alle 20.50 su RaiTre, articolata come una verifica sul posto delle tesi inaspettate messe nero su bianco da Sergio Frau nel libro "Le colonne d'Ercole-Un'inchiesta", ricognizione nella geografia antica, rilettura rivoluzionaria di miti, spericolata reinterpretazione delle testimonianze degli antichi.

Frau convoca, con piglio giornalistico, studiosi moderni e autori dell'antichità (da Platone a Plutarco) e li mette a confronto in forum, tavole rotonde, interviste pressanti. A sorpresa viene fuori che, nel periodo più arcaico, le Colonne d'Ercole non erano piazzate là dove ora le conosciamo, ma più vicino, nel Canale di Sicilia, a chiudere il Mediterraneo Occidentale fuori da una frontiera. Rientrano così da Gibilterra gli dei più antichi, i mostri primordiali, i luoghi del mito che, esuli nell'Atlantico, riprendono possesso dei siti mediterranei. Tra questi Atlantide che non sarebbe altro che la Sardegna.

"Il mio" dice Mario Tozzi, conduttore di "Gaia" "è un viaggio archeologico e geologico. Ho verificato sul posto, in Sardegna, tutto quello che del libro è plausibile. Il viaggio è articolato in tre tappe. La prima è nel distretto minerario del Sulcis-Iglesiente da dove i Fenici portavano via quantità enormi di argento. Poi ci si sposta nel sito archeologico della reggia di Barumini, investita sul lato sud da una gigantesca onda marina che ha sedimentato fango sulle pietre. Quindi, partendo da una carta dei fondali marini del Tirreno, si cercano i vulcani a Sud della Sardegna. Una frana o il collassamento di un vulcano possono provocare lo spostarsi di enormi quantità d'acqua che si abbattono sulle coste. È quanto è successo in Sardegna".