Ancona - Sei denunciati, anche insospettabili, e settecento reperti archeologici e paleontologici recuperati. E' questo il bilancio di un'operazione condotta dal Nucleo carabinieri tutela del patrimonio di Ancona. Il materiale paleontologico sequestrato proveniva prevalentemente dalle zone del Furlo, del Monte Catria e di Castellana, in provincia di Pesaro Urbino, quelli archeologico dal Piceno. Per i sorvoli delle aree interessate ha collaborato anche il nucleo elicotteri di Falconara.

Secondo gli inquirenti la ricerca di reperti era sistematica e veniva compiuta servendosi di metal-detector, spilloni, pale e cazzuole. L´operazione ha evidenziato che nelle Marche è particolarmente diffuso il fenomeno delle ricerche ´´fai da te´´, basato sul culto per l´archeologia.