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11 Giugno 2009 ARCHEOLOGIA
IlNolano.it
Recuperata statua di epoca romana
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CICCIANO - Ha fatto da ´guardia´ per decenni ad un´abitazione privata nel pieno centro di Cicciano. A "sollevare" dal suo incarico una statua marmorea di età imperiale romana sono stati i carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale - operante sull´intero territorio regionale - che hanno recuperato il reperto archeologico considerato di grande valore, ponendolo sotto sequestro. Appena le autorità disporranno il dissequestro della statua, acefala e di straordinaria bellezza, la stessa sarà esposta nel Museo archeologico di Nola dove è già presente una statua ´gemella´ per soggetto e dimensioni oltre che per la raffinata qualità dell´esecuzione. Le prime notizie della sua esistenza risalgono al 1940, quando fu fortuitamente rinvenuta nel sottosuolo in un fondo agricolo di Cicciano; solo nel 1975 la statua fu per la prima volta ´censita´ dalla allora Soprintendenza alle antichità che ne affidò temporaneamente la custodia e l´onere della conservazione ad un cittadino residente nello stesso comune. Dopo oltre trent´anni, il reperto, che riproduce la figura di un barbaro e che apparteneva con ogni probabilità ad un mausoleo funerario di epoca imperiale romana, si trovava ancora nella stessa abitazione. Essendo stato individuato tra quelli maggiormente rappresentativi della realtà storica del territorio, la statua è stata quindi prescelta per essere esposta nel museo archeologico di Nola. Nonostante ripetute richieste di restituzione rivolte dalla soprintendenza archeologica partenopea all´attuale detentore, la statua è rimasta sempre allo stesso posto fino a lunedì scorso quando sono intervenuti gli uomini del nucleo specializzato dell´arma che, delegati dalla magistratura nolana, hanno provveduto al sequestro della statua, trovata in un contesto tale da creare non poche preoccupazioni per la sua integrità, poiché esposta agli agenti atmosferici che ne stavano determinando un lento ed inesorabile degrado. Il recupero di questo reperto rappresenta l´ennesima attività finalizzata a restituire alla collettività quelle che rappresentano indelebili testimonianze del nostro passato nella fervida convinzione, che da quarant´anni ispira l´operato dei carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, che solo attraverso il ritorno al contesto originario tali opere possano esprimere pienamente il proprio significato scientifico ed emozionale. Una attività quarantennale cui è dedicata la mostra "Archeologia che ritorna" aperta fino al prossimo 30 settembre e che, attraverso l´esposizione nelle sale dell´appartamento storico di Palazzo Reale a Napoli dei più importanti e rappresentativi reperti archeologici recuperati e restituiti ai loro contesti originari, si prefigge lo scopo di fornire ai visitatori una sintesi significativa dell´impegno che il comando ha profuso sin dalla sua istituzione (risalente all´anno 1969) per la tutela del patrimonio culturale ed archeologico dello stato.