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6 Settembre 2005 ARCHEOLOGIA
Bangor Daily News
TEMPIO PRESSO IL NILO FONTE DI CONTROVERSIE
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Monumenti sacri

Presso il fiume Nilo si trova un complesso chiamato Karnak in quella che era una volta l´antica Tebe ed ora è la moderna Luxor. Il grande Tempio di Amun o Amen-Ra fu fulcro di attività religiose egiziane per millenni, e oggi crea particolare interesse in una controversia circa il suo uso.

L´astronomo inglese Sir Norman Lockyer visitò il sito attorno al 1890 e fu colpito dall´immenso corridoio che attraversava orreva per tutta la lunghezza del complesso. Lockyer riteneva che fosse allineato in direzione ovest attraverso il Fiume Nilo al tramonto di metà estate attorno al 4, 000 a.C. Fu rapidamente sottolineato, ad ogni modo, che le colline attorno al Nilo dalla parte del tempio bloccassero qualsiasi visione del sole al tramonto, ponendo in dubbio la teoria. Un altro astronomo face alcuni rapidi calcoli e trovò che il corridoio corrispondeva soltanto con al tramonto nell´11, 700 a.C. Ma fu escluso che gli Egiziani costruissero già templi in quell´epoca così remota.

La reputazione di Lockyer, ad ogni modo era tale che il suo libro "L´Alba dell´Astronomia" è ancora in stampa oggigiorno. Gerald Hawkins, il cui nome è per sempre legato a Stonehenge, ha risolto il mistero di Karnak. Ha indicato che un asse corre in due sensi e che se uno guarda ad est piuttosto che ad ovest, si allinea perfettamente con il sorgere del sole di metà inverno attorno al 2000 a.C. Hawkins ha dichiarato che l´orizzonte orientale era di grandissimo significato per gli antichi egizi, come la levata eliaca di Sirio, associato con l´annuale piena del Nilo, e che si sarebbe potuto osservare in questa direzione. Nel 1989, l´astronomo americano Ronald Rees fotografò il sorgere del sole a metà inverno quando il sole si trovava momentaneamente su un massiccio portale ad una delle estremità dell´asse del corridoio.

Obbiettivo sui pianeti – Settembre 2005

Settembre si è aperto con una spettacolare accoppiata di Giove e Venere a sud-ovest dopo il tramonto. Mercurio lampeggia basso sull´orizzonte orientale appena prima dell´alba all´inizio del mese, per scomparire poco dopo. La stella che brilla sotto Mercurio è Regolo. Venere luccica a sud-ovest un´ora dopo il tramonto dove è molto vicina a Giove. Il 1° settembre raggiungeranno la minima distanza tra loro, con Giove che inizia ad allontanarsi lentamente con il passare del mese.

Marte sorge sull´orizzonte orientale attorno alle 11 p.m. all´inizio di settembre, quindi prima ogni notte per tutto il mese. Marte raddoppierà in luminosità nel corso di settembre e questo fatto, accoppiato con il suo distintivo colore rossastro, permetterà una rapida identificazione. La sola remota possibilità di confonderla, è rappresentata dalla stella rossa Aldebaran a sinistra in basso di Marte.

Giove apre il mese in una congiunzione molto ravvicinata con la luminosissima Venere al calare del buio sull´orizzonte meridionale. Venere quindi inizia ad allontanarsi da Giove mentre quest´ultimo scivola basso sull´orizzonte per tramontare prima ogni sera.

Saturno comincia settembre alto in direzione est circa 45 minuti prima del sorgere del sole. Il 14 settembre, Saturno è abbastanza vicino all´ammasso Alveare ed entrambe sono visibili nello stesso campo visuale con binocoli o un piccolo telescopio.

Urano è annidato tra le stelle dell´Acquario, dove il suo pallido disco verdastro può essere trovato con l´aiuto di una carta celeste.

Nettuno è nel Capricorno dove il suo disco bluastro potrebbe essere individuato usando la carta di ricerca ed un telescopio medio.

Plutone, come sempre, è una causa persa.