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21 Dicembre 2004 ARCHEOLOGIA
Discovery Channel
PRIMA RAPPRESENTAZIONE DI UN ARCOBALENO?
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Un antico disco di bronzo che potrebbe ricordare un volto umano sorridente un po´ stilizzato, mostra la più antica raffigurazione conosciuta di un arcobaleno, secondo un rapporto pubblicato nel nuovo numero della rivista British Archaeology.

Se l´interpretazione dell´arcobaleno si proverà corretta, la rara immagine potrebbe essere anche la sola rappresentazione conosciuta di un arcobaleno dall´Europa preistorica.

L´oggetto di bronzo rotondo, chiamato il Disco del Cielo, fu scavato nel 1999 a Nebra, nella Germania centrale. Si dice sia stato trovato presso un antico sito di osservazione astronomica, simile a Stonehenge. Mentre il disco, come la maggior parte degli oggetti metallici, non può essere datato accuratamente, il suo stile ed i contenuti suggeriscono risalga all´Età del Bronzo.

Inoltre, si dice sia stato trovato con due spade di metallo datate al 1, 600 a.C., e gli esperti ritengono che questa sia approssimativamente la data del disco.

Herald Meller, direttore dell´Istituto di Halle per la Ricerca Archeologica in Germania, dove si trova attualmente esposto il disco, ha definito l´oggetto un "tesoro incalcolabile". Mentre Meller e la sua collega Bettina Stoll-Tucker, ricercatrice a Halle, non si sono resi disponibili per un commento, Stoll-Tucker ha consegnato alla stampa una descrizione di quel disco, che in parte, recita: "Il Disco del Cielo di Nebra (Sassonia-Anhalt), scoperto nel 1999, è uno dei ritrovamenti archeologici più importanti dell´ultimo secolo.

"Il disco di bronzo, con applicazioni d´oro, mostra la più antica rappresentazione concreta del cosmo, ed è una scoperta chiave non solo per l´archeologia, ma anche per l´astronomia e per la storia della religione."

Wolfhard Schossler, astronomo alla Ruhr University di Bochum, aveva interpretato i sette punti d´oro come le Pleiadi, un ammasso di stelle nella costellazione del Toro. Schossler ritiene che il disco mostri le Pleiadi come apparirebbero in autunno.

Gli scienziati tedeschi avevano interpretato la forma d´arco come una nave solare egizia che, nel mito, spingeva le stelle in giro per i cieli.

La nuova teoria dell´arcobaleno, controcorrente rispetto all´opinione dominante in Germania, è stata sviluppata spontaneamente e indipendentemente, quasi con serendipità.

Howard Davies, un esploratore di Cardiff, ha visto il disco in televisione e vi ha riflettuto mentre camminava verso casa nel pomeriggio, di ritorno dal bar. Ha guardato il cielo ed improvvisamente ha realizzato che il Disco del Cielo non mostrava le Pleiadi, ma piuttosto ritraeva le stelle visibili durante il giorno.

Questa nuova teoria sostiene che fino ad ora il disco è stato guardato al contrario.

British Archaeology ha girato il disco su se stesso, così che la forma di barca si trovi a faccia in basso, e pubblicato l´immagine in un numero recente, con l´invito ai lettori di inviare i loro commenti. Un numero di lettori e l´editore del giornale, l´archeologo ed autore Mark Pitts, hanno convenuto si trattasse di un arcobaleno.

"Si vedono effettivamente alcune linee parallele che scorrono per la lunghezza dell´arco" ha dichiarato Pitts in un´intervista con Discovery News. "Sfido chiunque a dire che la nostra teoria dell´arcobaleno sia meno accurata delle precedenti teorie."

La nuova teoria sostiene che, in aggiunta all´arcobaleno, il disco potrebbe mostrare una nevicata, dati i sei punti che appaiono attorno ad un'altra zona centrale.

Pitts ritiene che il disco possa illustrare un antico mito.

"Dal momento che l´oggetto si data probabilmente al 1, 600 a.C., non vi è modo di scoprire a quali leggende o storie possa fare riferimento" ha spiegato Pitts. "Da qualche parte esiste una storia perduta che probabilmente è collegata a questo disco."

Pitts, che è anche un esperto di monumenti megalitici ed è l´autore di "Hengeworld", ha cercato altri arcobaleni nella storia dell´arte, e ne ha trovati sorprendentemente pochi. Ha dichiarato che alcuni petroglifi contengono immagini a forma arcobaleno, e perfino Stonehenge reca raggruppamenti di tre pietre a forma d´arco, ma non è chiaro se fossero intesi per essere arcobaleni.

Una delle prime menzioni dell´arcobaleno si trova nella Bibbia. Nel libro della Genesi, Dio conclude un patto con Noè, dopo il diluvio, che viene suggellato da un arcobaleno.

Il passaggio recita: "...porrò il mio arcobaleno tra le nubi e sarà il segno del patto tra me e la terra. E quando avrò accumulato le mie nubi nel cielo, nelle nubi comparirà il mio arco, ed io mi ricorderò del mio patto con voi e con ogni essere vivente che ha la carne, e non verranno più le acque del diluvio a sterminare tutti i viventi. L´arcobaleno sarà nelle nubi, ed io, guardandolo, mi ricorderò del patto sempiterno stabilito fra Dio ed ogni essere vivente, di qualsiasi specie che è sulla terra."

Pitts ha dichiarato che gli arcobaleni non devono essere di necessità simboli altrettanto positivi e non è chiaro quale significato possa avere avuto per il mito proposto del Disco del Cielo. Quel che è chiaro a Pitt è che l´immagine, probabilmente, non è una barca.