sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
6 Aprile 2009 ARCHEOLOGIA
Ligia Cabús Sofá da Sala
QUANTE VOLTE GESÙ È VENUTO AL MONDO?
tempo di lettura previsto 9 min. circa

Krishna e Gesù: epoche diverse, luoghi, culture differenti e una sola verità: l´amore per l´umanità.

Negli anni intorno al 3500 a.C., in India, nacque da una vergine, come diceva la profezia Vedanta, il piccolo Krishna, concepito dallo "spirito divino". Fu chiamato Khrisna Jazeu o nato dalla fede. I pastori andarono ad adorare il neonato. Egli era il Salvatore e avrebbe dovuto regnare sul mondo. Un rajah che temeva di perdere la propria posizione di potere ordinò di uccidere tutti i nascituri di quell´anno, nella speranza di eliminare il piccolo erede.

Sempre scappando dai suoi nemici, Krishna resuscitò morti e curò ammalati. Lo stesso Krishna resuscitò dopo la morte, suppliziato "in un legno" dai suoi nemici. Il "figlio di Mahadeva" deve morire "perché il mondo creda nella sua parola":

- Ecco gli arcieri di Cansa, che ti cercano: maestro, difenditi!

Ma Krishna, inginocchiato presso un gran cedro, non interruppe la sua meditazione. Gli arcieri erano arrivati... Erano soldati rudi... Nel vedere la figura estatica del santo... cominciarono a strapparlo dalla sua estasi, rivolgendogli domande, ingiuriandolo e lanciandogli pietre. Nulla, però, lo fece uscire dalla sua immobilità. Allora si scagliarono contro di lui e lo legarono al tronco del cedro. Krishna li lasciò fare. Poi gli arcieri si collocarono a distanza e gli tirarono le loro frecce... Alla prima freccia che lo trapassa, il sangue sgorga dalla sua carne ferita... Il corpo di Krishna fu bruciato... La folla pensò d´aver visto il Figlio di Mahadeva scomparire tra le fiamme con un corpo di luce... (SCHURÉ, 2003)

Questa è la storia di Khrisna, Avatar di Vishnu, persona della trinità indiana, il Figlio del Padre, il figlio di Brahma, il Mahadeva. Le somiglianze con la storia di Gesù, il Cristo giudeo, è evidente. Krishna non è l´unico. Lungo la storia umana conosciuta contemporaneamente, tra miti e registrazioni, molti altri personaggi si distinsero significativamente come "Salvatori del Mondo".

La coincidenza è tale che il fatto non può più essere disprezzato come coincidenza senza importanza. è evidente che "qualcuno", capace di attraversare ere millenarie, si preoccupa "di noi". Questo qualcuno ha un´identità che appare nel suo modo d´essere, nel discorso, nella condotta, nel messaggio che sempre lascia tra i popoli che ricevettero la sua visita e persino nella biografia straordinaria sin dalla sua nascita, concepito da una vergine, sino alla sua morte, sacrificato, perdonando affinché i peccati (errori) degli uomini fossero perdonati.

Il Budda Sakyamuni nacque in modo soprannaturale, concepito senza bisogno d´una relazione sessuale. Nato principe, la sua missione di salvatore del mondo fu profetizzata quando era ancora un bebé. Fu un bambino prodigioso che sbalordì i maestri della scuola nel primo giorno di lezioni. Abbandonò la vita nei palazzi dopo i 30 anni. Digiunò e meditò durante quaranta giorni e quaranta notti durante i quali fu impietosamente tentato dalle forze del male, dopo aver resistito a tutte le tentazioni ricevette l´illuminazione di conoscere il cammino che riscatta l´uomo da ogni sofferenza della vita terrena: il distacco che disprezza tutti i desideri della carne. Il suo sermone più famoso è il "Sermone della Montagna". Parlò per mezzo di parabole: comparò la fede a un grano di senape e camminò sopra le acque.

Krishna e Budda non sono i soli a presentare quest´impressionante "parentela biografica" con Gesù. Horus (Egitto), Mitra (Persia), Bacco e Adone (Grecia), Budda Sakyamuni (India), Attis, in Frigia; Balegno o Belino, tra i celti; Joel, tra i germani; Fo, tra i cinesi; Quetzalcoatl, tra i precolombiani (Olmechi, Maia), tutti nacquero da vergini, morirono sacrificati, il loro sangue "purifica" e benedice, essi resuscitarono, e la loro eredità è l´amore senza condizioni per il Creatore di tutte le cose; amore che si manifesta amando le creature.

Quante volte Gesù venne sulla Terra?

La maggior parte dei dati che seguono, sui "salvatori del mondo", sono stati ottenuti in maniera curiosa: stanno comodamente riassunti in due libri, due saggi che pretendono di provare che "Gesù Cristo non è mai esistito". "Jesus Cristo não Existiu", di Alfredo Bernacchi e il quasi omonimo "Jesus Cristo Nunca Existiu", di La Sagasse, sono opere contemporanee, disponibili in portoghese su internet e difendono la tesi che Gesù Cristo è un personaggio folcloristico, un montaggio, una falsa personalità creata a partire dalla mistura di varie tradizioni religiose, di differenti popoli, più antichi dell´avvento del Messia giudeo.

Horus in Egitto e Quetzacoatl nel Messico precolombiano: entrambi figli di vergini, che morirono e resuscitarono per l´umanità.

I due autori fondano la loro tesi esattamente nella molteplicità di miti molto simili, generati dalla "immaginazione" popolare durante millenni. Nella loro dissertazione e nell´elencazione di questi miti, gli autori, senza accorgersene, rafforzano l´autenticità di Gesù, enfatizzando e ripetendo come in una saga che abbraccia culture molto distanti tra loro, nello spazio e nel tempo ma pur ugualmente con la necessità di una "illuminazione noetica" - orientamento spirituale della relazione tra l´etica e il senso dell´umanità.

L´argomentazione, invece di screditare la storicità di Gesù Cristo, espande invece l´estensione del suo potere. È un Grdù che trascende spazio e tempo. Appare quando un´enorme massa umana necessita che Egli appaia. Non è il caso di pensare che Gesù Cristo non è mai esistito. L´evidenza di tanti "Cristi" rinvia a un´altra questione: quante volte il Cristo, o Chrestos, o Prescelto, Unto-indicato da Dio, è venuto alla Terra? Probabilmente molte volte, Egli visse e penò tra gli uomini affinché gli uomini potessero avanzare nella loro condizione di uomini. Ecco qui sotto alcuni di questi "salvatori" e le loro peculiarità biografiche

HORUS

Horus fu il dio solare e il redentore degli egizi. Horus nacque da una vergine. La nascita di Horus era festeggiata il 25 dicembre. Horus era considerato anche la luce, il buon pastore. Horus realizzava miracoli. Horus avrebbe avuto 12 discepoli (un´allusione ai 12 segni dello zodiaco governati dal sole). Horus resuscitò un uomo di nome Elazarus (Cristo resuscitò Lazaro). Uno dei titoli di Horus è "Krst" (Cristo?). (BERNACHI)

MITRA

Era l´intermediario tra Ormuzd (Dio-Padre) e l´uomo. Era chiamato Signore e nacque in una grotta, il 25 dicembre. Sua madre era pure una vergine, prima e dopo il parto. Una stella sarebbe sorta a Oriente, annunciando la sua nascita. Giunsero i magi con doni di incenso, oro e mirra, e l´adorarono. Sarebbe vissuto e morto come Gesù. Subito dopo la morte, a resurrezione.

Firmico descrisse la cerimonia dei sacerdoti persiani, che portavano l´immagine di Mitra su una portantina in giro per le vie, esprimendo profondo dolore per la sua morte. Festeggiavano invece con allegria la resurrezione, accendendo ceri pasquali e ungendo l´immagine con profumi. Il Sommo Sacerdote gridava ai credenti che Mitra era resuscitato, per salire al cielo e proteggere l´umanità.(LA SAGESSE)

IL MITRAISMO era praticato in grotte e locali sotterranei e il cristianesimo primitivo [quello degli Esseni] pure. Nei riti mitraici si usava consumare pane e vino... I pasti in comune, il giorno di riposo (giorno del sole) facevano pure parte dei riti del Mitraismo che furono sincretizzati dai Cristiani. I paramenti dei sacerdoti cattolici sono copie degli indumenti rituali dei sacerdoti di Mitra. (BERNACHI)

QUETZALCOATL

Si dice che fosse generato nel preciso momento in cui la sua vergine madre inghiottì una pietra preziosa (simbolo della perfezione e della Luce); altre versioni più antiche affermano che era venuto da Venere. La sua innocenza e purezza erano tanto grandi che i demoni (anime primitive) non tolleravano la sua presenza e continuamente lo sottoponevano a tentazioni. [Quetzalcoatl introdusse una religione che pregava per la pace su tutti gli uomini. Egli era totalmente puro, innocente e buono. Nessun compito era troppo umile per lui. Arrivava a scopare le strade per gli dei della pioggia, perché potessero arrivare e portare la pioggia. In LENDAS DO LOBO DO CERRADO].

Poiché il giovane divino non aveva ancora percepito il proprio corpo, gli posero di fronte uno specchio e, al vedere tale immagine, il suo cuore si riempì d´amarezza e tristezza, poiché considerava quel corpo brutto, imperfetto e carente d´armonia. I tentatori, approfittando della sua delusione, gli offrirono una bevanda ubbriacante, e fecero uscire dallo specchio un´immagine femminile. Il giovane asceta perse la sua purezza virginale, e cadde nel mondo volgare.

Quando l´effetto dell´alcool cominciò ad attenuarsi, si trovò fuori del palazzo; entrò in un sarcofago di legno, e vi rimase per 4 giorni. Alla fine del periodo, si alzò, si diresse verso il mare, accese un falò e si bruciò in esso. Allora apparvero uccelli all´orizzonte che portarono le sue ceneri sino al cielo, in forma di piramide, e l´anima di Quetzalcoatl ritornò a Venere, la sua patria d´origine.

BACCO

Il dio del vino [nato dalla vergine Semele che fu fecondata da Zeus, il quale le si presentò sotto forma di fuoco], Bacco, fu un altro dio salvatore. Dicono che compisse molti miracoli, tra i quali la trasformazione dell´acqua in vino e la moltiplicazione dei pesci. Da bambino, cercarono di uccidere anche lui. (LA SAGESSE)

ALTRI MITI

Adone era festeggiado durante otto giorni, quattro di dolore e quattro d´allegria. Le donne facevano lamentazioni, come le prefiche e le lamentatrici a pagamento di tutto il mondo Mediterraneo. Il rito del Santo Sepolcro fu copiato da quello di Adone. Spegnevano tutti i ceri e ne rimaneva acceso solo uno, che rappresentava la speranza della resurrezione. Il cero acceso rimaneva seminascosto e ricompariva totalmente nel momento della resurrezione, quando il pianto delle donne era sostituito da una grande allegria. Anche i Fenici, molti secoli prima, avevano il rito della passione, dal quale fu copiato il rito della passione di Cristo. Tutti gli dei redentori passarono per l´inferno, durante i tre giorni tra la morte e la resurrezione. Ciò sarebbe accaduto a Bacco, Osíride, Krishna, Mitra e Adone. (BERNACHI)

L´idea d´un unico salvatore del mondo non è compatibile con la realtà spazio–temporale dell´uomo e non combina neppure con la concezione di un Dio Creatore di tutte le cose, infallibilmente giusto e buono. Sarebbe arrogante supporre che un solo popolo, una nazione, un regno, possa aver avuto il "diritto" al "messaggio che salva" in una precisa epoca della lunga storia umana.

Un Messia che viene al mondo molte volte, rispondendo a diversi momenti storici e alle necessità di diverse culture, è un Messia che parla il linguaggio adatto a ciascuno che lo riceve. In India, usando segni che comunicano più facilmente con gli Indù; in Palestina, "parlando aramaico" con l´appoggio delle sacre scritture giudaiche e così via, è uma strategia intelligente per fare progredire un´idea, passo dopo passo, in tutti i quadranti della Terra; e l´intelligenza, con ogni certezza, deve essere uno degli attributi del vero Dio.

FONTI

BERNACHI, Alfredo. Jesus Cristo não existiu. In NOVA ERA.

LA SAGESSE. Jesus Cristo nunca existiu. In ATEUS.NET.

MOUFARRIGE, Emilio. QUETZALCOATL: A Lei do Centro. Revista Thot - Número 6 Julho/Agosto de 1976 In Instituto de Pesquisas Psíquicas Imagick.

SCHURÉ, Édouard. Khrisna.