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27 Marzo 2009 ARCHEOLOGIA
Dan Fletcher TIME
Teorie su Stonehenge
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Una serie di rocce scoscese in un campo inglese: Stonehenge una straordinaria capacità di catturare l'immaginazione. Dell'antico monumento - composto di pietre disposte in massicci cerchi concentrici da ignoti costruttori - si parla e si scrive almeno dalla conquista normanna, quando uno storico inglese nel 1130 d.C. osservò che "non si può concepire come tali grandi pietre siano state sollevate, o perché siano state erette qui." Sembra che ognuno abbia una teoria che spiega perché i resti sono stati costruiti. Alcune sono più plausibili di altre. Il 20 marzo con l'avvicinarsi dell'Equinozio (uno dei due giorni durante l'anno in cui il giorno e la notte sono della stessa lunghezza), l'attenzione si rivolge nuovamente a una delle teorie più persistenti sull'origine di Stonehenge. In un libro del 1965, "Stonehenge Decoded", l'astronomo Gerald Hawkins offrì la più completa ipotesi sugli scopi di Stonehenge. Hawkins vede il gruppo di pietre, costruito in fasi dal 3100 a.C. ca. al 1600 a.C., come un antico calendario astronomico.

Nella sua analisi, egli ha individuato 165 punti distinti sul monumento, legati a fenomeni astronomici come i solstizi, gli equinozi e le eclissi lunari e solari. E' difficile confutare completamente la teoria e alcune prove convincenti - all'alba del solstizio d'estate, per esempio, il centro dell'anello di Stonehenge, due sassi nelle vicinanze (la pietr Slaughter e la Heel) e il sole appaiono tutti allineati. Ancora, i critici della teoria di Hawkins dicono che egli dà troppo credito agli antichi costruttori, e pensano che non avrebbero avuto la sofisticazione o la precisione necessarie a prevedere tutti gli eventi astrolomici che Hawkins attribuisce al suo calendario di Stonehenge. E oltre a questo è l'Inghilterra, dopo tutto - l'umida, nuvolosa Inghilterra. Il clima può avere impedito anche all'antico popolo di Stonehenge di vedere il cielo con regolarità.

Comunque, la teoria di Hawkins è uno dei tentativi più seri di spiegazione di Stonehenge. Nel XII secolo, la leggenda di Re Artù non era considerata come una completa finzione. Nel suo racconto di Stonehenge, lo storico Geoffrey di Monmouth ha scritto che le truppe cercavano di spostare le pietre dall'Irlanda in Inghilterra al fine di fornire un monumento di guerra per i loro morti. Quando essi non riuscirono, chiesero l'aiuto del mago Merlino per il trasporto delle enormi pietre - alcuni di peso fino a 50 tonnellate - di ritorno in Gran Bretagna, prima di organizzare la loro attuale configurazione.

In una moderna versione del racconto di Geoffrey, alcuni sostengono che stranieri venuti dallo spazio abbiano costruito Stonehenge, piuttosto che Merlino. Queste teorie speculano sul fatto che nessuno sa esattamente come le rocce siano state messe nella loro posizione attuale. L'origine di alcune è stata rintracciata, sino alle montagne del Galles, in una catena a 137 miglia di distanza da Stonehenge. Sebbene nei moderni test che impiegano solo la tecnologia di quel tempo si siano trasferite pietre simili, non c'è ancora nessuna spiegazione per quanto l'antica popolazione sapesse gestire una tale capacità tecnologica. Pertanto, si fanno intervenire gli stranieri.

Alcune teorie sono ancora più inventive. Negli anni 1920, un Britannico di nome Alfred Watkins tentò di connettere Stonehenge con altri siti dell'Inghilterra, sostenendo che nel loro insieme servissero come punti di riferimento per navigare nell'antica foresta, una volta densa, ora scomparsa, che ricopriva tutta l'isola. Egli chiamò questi tragitti "ley lines" e la teoria che sviluppò ebbe un notevole seguito, anche se gli archeologi sono dubbiosi sulle teorie di questo dilettante . Un'altra ipotesi è che la configurazione fosse pensata per somigliare ad una gigante vulva, come un omaggio ad un antico dio della fertilità. Altri sostengono che Stonehenge era un antico luogo di guarigione, e gli archeologi hanno scoperto nel sito scheletri pieni di ferite, forse indicazioni di chirurgia rudimentale.

L'attuale consenso (se una cosa simile esiste ancora) è che Stonehenge sia stato utilizzato come un luogo di sepoltura. Gli archeologi hanno trovato sul sito resti scheletrici di un periodo di 500 anni che inizia nel 3000 a.C. Si può pensare che il sito fosse un "dominio dei morti" e che probabilmente vi fosse sepolto un gruppo selezionato di antiche élite. E' la prova ancora più solida, ma non esclude che Stonehenge avesse un secondo scopo come calendario zodiacale o come sito religioso. L'unica cosa certa è che, quando il sole sorge e tramonta a segnare un altro equinozio, un altro giorno passerà con la risposta completa delle origini del sito saldamente ancorate in passato. Forse è così che è destino sia.