ASTROFISICI DELL'ISTITUTO DI ASTROFISICA SPAZIALE E FISICA COSMICA del CNR (Giovanni Valsecchi e chi scrive) e l'assiriologo L. Verderame dell'Università di Roma "La Sapienza" hanno spiegato, grazie a metodologie archeoastronomiche, un celebre mistero della storia classica. Il 21 settembre del 331 a.C. si svolse la decisiva battaglia di Gaugamela, nella quale le forze macedoni guidate da Alessandro Magno sconfissero definitivamente l'esercito di Dario III, segnando la fine dell'Impero Persiano e l'inizio dell'Epoca Ellenistica. Dario, nel corso di uno scontro diretto con il re macedone, abbandonò il campo di battaglia e si diede alla fuga, causando la confusione e la sconfitta del suo esercito. Gli storici si interrogano da due millenni sulle ragioni dello strano comportamento del re persiano, dato che egli non era certamente un codardo e che le sorti della battaglia non erano, al momento della sua fuga, affatto decise. Gli astrofisici del CNR sono partiti dal fatto, ben noto agli storici, che nella notte precedente la battaglia si verificò un'eclisse totale di Luna.
L´eclisse fu descritta con grande dettaglio dagli astronomi babilonesi, anche se il testo del loro rapporto ci è sfortunatamente giunto lacunoso a causa del danneggiamento di alcune parti della tavoletta sulla quale era riportato. Con l'ausilio del programma di astronomia posizionale "Planetario", sviluppato da P. Massimino (Osservatorio Astronomico di Catania), è stata ricostruita l'evoluzione del fenomeno come apparve agli osservatori a Babilonia: da questa ricostruzione è stato possibile proporre alcune integrazioni delle parti di testo perdute. In particolare, si è potuto stabilire che il pianeta Giove tramontò pochi minuti prima dell'inizio della fase totale dell'eclisse e che Saturno era in congiunzione stretta con la Luna. Il dott. Verderame, confrontando queste rare circostanze astronomiche con le prescrizioni dei "manuali" di astrologia mesopotamica che ci sono pervenuti, ha scoperto che questo fatto era interpretato come presagio della fine di un regno. Dario non poteva non essere a conoscenza di questo significato astrologico dell'eclisse che aveva preceduto la battaglia: quando il giavellotto di Alessandro ferì e fece cadere il guidatore del suo carro, il re interpretò l'accaduto come la premonizione della fine del suo regno e si diede perciò• alla fuga, facendo così divenire realtà il destino che pensava gli fosse riservato.
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