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23 Dicembre 2008 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Galilea, archeologi scoprono il "profumo della Maddalena"
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CITTÀ DEL VATICANO - Gli archeologi dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme hanno riportato alla luce a Magdala, in Galilea, oggetti davvero unici e particolari, la cui antichità affonda nella leggenda. Sotto uno strato di fango sono stati ritrovati suppellettili e ornamenti risalenti a 2000 anni fa, ma soprattutto degli unguenti e profumi, probabilmente simili a quelli con cui Maria Maddalena unse i piedi di Cristo.

La notizia della scoperta, diffusa oggi da Terrasanta.net, non mancherà di accendere dibattiti e studi scientifici, ma è una traccia utilissima da seguire per scoprire ulteriormente le abitudini degli abitanti della zona. Il direttore degli scavi, padre Stefano De Luca, ha spiegato: «Abbiamo trovato piatti e coppe di legno in un ninfeo (edificio sacro costruito sopra una sorgente), oltre ad altro materiale», tutti oggetti databili intorno al 70 d.C.

«Sul fondo delle piscine abbiamo trovato oggetti per i capelli e il trucco e – continua padre De Luca – Alcuni unguentari intatti e sigillati, contenenti ancora balsami e profumi, noi pensiamo». Questi profumi, oltre a rivelare molto dei costumi di Magdala, probabile centro nevralgico della zona del Lago Tiberiade, diventano importanti perché potrebbero essere «analoghi a quelli che la Maddalena ha usato per ungere i piedi di Cristo».

Gli archeologi francescani hanno riferito che le ampolle con gli unguenti sono state affidate ad un'importante università italiana per essere studiate; non si esclude il tentativo di ricreare in laboratorio i balsami usati al tempo di Gesù.