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22 Dicembre 2008 ARCHEOLOGIA
Valentina Braschi Artelab
Carabinieri: sequestrati reperti archeologici e opere trafugate
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Un´importantissima stipe votiva, sconosciuta agli studiosi; preziose opere antiche rapinate ad un collezionista nel 2007; un mosaico romano in vendita su Internet. Sono questi i tre più importanti recuperi effettuati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale grazie alle indagini e ai controlli svolti nell´anno in corso, i cui risultati sono stati presentati ieri a Roma.

Operazione "Satricum": scoperto un santuario sconosciuto al mondo scientifico

La prima operazione del Reparto Operativo Carabinieri TPC, denominata "Satricum", è stata effettuata a seguito di una segnalazione della Soprintendenza per i beni archeologici per il Lazio riguardante la presenza di reperti archeologici a Campoverde di Aprilia (Latina), in località "Laghetto del Monsignore". Durante l´ispezione, nei tumuli di terra ricavata dalla pulitura del fondale dello piccolo lago è stata scoperta una notevole quantità di reperti di natura archeologica, alcuni dei quali ancora integri.

I militari dell´Arma hanno proceduto al sequestro dell´area e dei reperti per consentire alla Soprintendenza di eseguire, in seguito, lo studio del territorio ed il recupero dei moltissimi oggetti ancora in situ. Vista la tipologia e la fattura dei reperti recuperati, si ritiene, infatti, che il laghetto custodisca ancora, sul fondale, un´importantissima stipe votiva, probabilmente pertinente ad un santuario assolutamente sconosciuto al mondo scientifico.

Altri 500 "reperti miniaturistici integri" sono stati sequestrati nell´abitazione del proprietario del terreno, che in un primo momento aveva detto di possedere, e consegnato ai carabinieri, solo una piccola quantità di frammenti.

Operazione "Feno": ritrovate presso un antiquario romano opere rubate nel 2007

La seconda operazione di cui sono stati presentati i risultati, denominata "Feno", ha visto i Carabinieri del Comando TPC indagare nell´ambiente degli antiquari. Durante un controllo effettuato in un negozio nel centro storico di Roma, nei pressi di piazza Campo dei Fiori, è stata scoperta una rarissima testa in marmo di Hecates a tre volti di epoca ottoniana, databile IX sec. d.C. Una verifica del Comando TPC sul proprio database delle opere d´arte rubate ha poi permesso di scoprire che la scultura era la stessa sottratta nel giugno 2007 ad un collezionista romano, nel corso di una rapina durante la quale tutti i suoi familiari erano stati sedati con dei barbiturici.

Successivamente, sempre nello stesso negozio, i carabinieri hanno ritrovato anche un altro reperto, ancor più raro del primo, frutto della stessa rapina e raffigurante una testa di trombetto, di notevole interesse storico artistico perché proveniente dalla famosa Porta di Capua, costruita nel XIII sec. su ordine di Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero.

Operazione "Domitilla": sequestrato mosaico romano del IV-III sec. a.C in vendita su Internet

I tumuli di terra ricavata dalla pulitura del fondale di un piccolo lago in provincia di Latina, da dove provengono numerosi dei reperti rinvenuti

Controlli sistematici sui siti internet che vendono beni d´arte hanno permesso, nei mesi scorsi, di individuare la vendita di un importante mosaico romano del IV-III sec. a.C. che il venditore descriveva così: «Incredibile mosaico romano creato con le tessere ritrovate negli scavi delle catacombe di Santa Domitilla in Roma, oggetto unico al mondo, restaurato e regalatomi dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra del Vaticano, vendo la eccezionale opera di una magnificenza eccezionale con profondo dolore, per suddivisione ereditaria!» per un importo di 55.000 euro.

La successiva perquisizione a carico del venditore - domiciliato a Roma nella zona dell´Appia Antica - si è conclusa con il recupero del prezioso reperto ed il rinvenimento di diverse ceramiche e terrecotte antiche, tra cui spiccano per pregevole fattura stilistica un Oinochoe e due coppe in bucchero risalenti al VI sec. a.C. Archeologi interpellati per esaminare il mosaico in foto lo hanno giudicato di notevole interesse. Un successivo esame autoptico fornirà ulteriori informazioni sull´opera ritrovata.