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22 Dicembre 2008 ARCHEOLOGIA
Luigi Palamara Melitoonline.it
Roma. Sequestro per un valore di 25 milioni di euro
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I militari della Sezione archeologia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in missione in Svizzera, nel contesto di attività rogatoriale coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, sull´illecita commercializzazione all´estero di beni d´arte di natura archeologica, hanno localizzato e sequestrato in due magazzini dell´area doganale del porto franco di Ginevra, 974 reperti di eccezionale fattura, databili da VIII secolo a.c. a IV d.c., provenienti da aree archeologiche di Puglia, Lazio, Sardegna e Magna Grecia.L´attività ha permesso inoltre di risalire alle società interessate, con sede in Vaduz nel principato del Liechtenstein, gestite da un cittadino svizzero e da un cittadino giapponese residente in Inghilterra, per mezzo delle quali, a partire dagli anni ´90, il materiale archeologico era giunto clandestinamente a Ginevra dopo essere stato scavato illegalmente in Italia, Tra gli oggetti spiccano, per originalità e dimensioni, cinque loutrophoros (anfore), una statua in marmo pario raffigurante venere accosciata, trenta crateri a volute e due hydriae in bronzo.I reperti in sequestro, ora in attesa delle procedure di sdoganamento e rimpatrio definitivo, sono stati giudicati di altissimo valore storico-scientifico ed hanno un valore commerciale quantificato in 25 milioni di euro.I suddetti due cittadini stranieri sono stati deferiti a piede libero, per ricettazione e esportazione clandestina di reperti archeologici.