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22 Dicembre 2008 ARCHEOLOGIA
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Eccezionale ritrovamento archeologico
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Legami con le soprintendenze locali, controlli preventivi degli esercizi commerciali di settori, monitoraggi di siti internet specializzati nella vendita di opere d'arte: i carabinieri tutelano il patrimonio culturale italiano a 360 gradi muovendosi in diversi ambiti per scoprire gli illeciti. Stamattina il comando per la Tutela patrimonio culturale ha presentato i risultati di tre distinte operazioni, una delle quali ha portato a un eccezionale ritrovamento archeologico. A Campoverde di Aprilia, a Latina, grazie a una segnalazione della Soprintendenza è stato possibile scoprire nel fondale del 'laghetto del monsignore' un'importante stipe votiva, pertinente ad un santuario sconosciuto al mondo scientifico. I carabinieri hanno sequestrato 500 reperti archeologici e denunciato un fattore, G.P., proprietario del terreno dove si trova il lago. I beni integri sono stati trovati a casa dell'uomo e probabilmente molti di questi erano già stati venduti.

Un'altra indagine, che ha portato al deferimento in stato di libertà di due persone per ricettazione, ha riguardato il controllo di un negozio di antiquariato nel centro storico di Roma, vicino Campo de' Fiori. Qui i militari hanno trovato una rarissima testa di marmo Hecates a tre volti di epoca ottoniana, databile al IX secolo dopo Cristo. L'opera era stata trafugata nel giugno del 2007 a casa di un professionista della Capitale, nel corso della rapina tutta la famiglia era stata sedata con dei barbiturici. "E' importante intervenire nella filiera del commercio. Proventi di rapine vengono spesso reintrodotti nel circuito", ha sottolineato il comandante del reparto, Giovanni Nistri. Durante la stessa operazione i carabinieri hanno trovato una testa di trombetto, ancora più rara e di grande valore, perché proveniente dalla Porta di Capua, costruita nel XIII secolo su ordine di Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero. Ricettazione e detenzione abusiva di reperti archeologici è l'accusa che ha portato al deferimento di stato di libertà di P.E., un romano, che aveva tentato di vendere per 55mila euro su internet un mosaico romano del IV-III secolo avanti Cristo. "L'incredibile mosaico romano creato con le tessere ritrovate negli scavi delle catacombe di Santa Domitilla in Roma", recitava l'annuncio. Durante la perquisizione a casa dell'uomo, i militari hanno scoperto anche diverse ceramiche e terrecotte antiche.

Dal 1 gennaio al 30 settembre si contano 13.403 beni trafugati (dato in calo); 784 furti denunciati e 53 scavi clandestini rilevati (numero in crescita). "Dobbiamo mettere al riparo dai tagli questo comando e garantire le risorse sufficienti per lavorare", ha detto il sottosegretario Francesco Maria Giro, intervenuto stamani alla conferenza di presentazione. Oltre 1.071 controlli a musei e biblioteche, 1.379 controlli ad esercizi commerciali, 949 persone deferite, 424 perquisizioni e 228 sanzioni emesse: questa è l'attività del comando, elogiata in tutta Europa, nell'ultimo periodo.

VIDEO: http://www.beniculturali.it/video/Satricum.asp