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24 Maggio 2003 SCIENZA
Ansa
A Trapani si reinventa uno scafo di età punica
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PALERMO - E' cominciata nel cantiere di Trapani del maestro d'ascia Michele D'Amico la costruzione della chiglia che riproduce una nave romana da carico databile tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, l'epoca delle guerre tra Roma e Cartagine. E' l'avvio del progetto per la realizzazione dell' intero scafo (lungo 24 metri, sara' denominato ''Venus Ericina''), che dovrebbe essere poi in condizione di prendere il mare. Per questa fase iniziale la provincia ha stanziato 15mila euro. L'idea e' della facolta' di archelogia navale del consorzio universitario di Trapani in collaborazione con l'universita' di Bologna, ad iniziativa del professore Francesco Torre e dei colleghi Marco Bonino, progettista dell' opera, e Stefano Medas, responsabile della navigazione. Lo scorso anno sulla costa trapanese fu localizzata una nave da carico romana (adagiata su un fondale sabbioso) in buono stato di conservazione fino alla sesta fila del fasciame. I ritrovamenti archeologici nelle acque trapanesi sono frequenti. Nello specchio d' acqua compreso tra la citta' e l'arcipelago delle Egadi furono combattute le guerre puniche, in particolare quella del 241 avanti Cristo, quando furono affondate circa duecento imbarcazioni tra romane e cartaginesi.