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25 Settembre 2006 ARCHEOLOGIA
timesonline
ISRAELE, IL TESORO DEL TEMPIO DI SALOMONE
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Gerusalemme - Una collezione di reperti saccheggiati dai Romani ed a lungo sospettata trovarsi nel Vaticano è stata invece individuata in Terra Santa dall'archeologo inglese Sean Kingsley, specialista del settore. Fra i reperti più noti spiccano le trombe d'argento che avrebbero annunciato l'arrivo del Messia, candelabri d'oro e le Tavole della Presenza Divina.

Il tesoro erano stati portati a Roma nel 70 d.C., dopo il saccheggio del Tempio di Gerusalemme. Dopo un decennio di ricerche il dottor Kingsley ha ricostruito il percorso del tesoro per la prima volta in 2000 anni, per offrire le prove che esso lasciò Roma nel V secolo.

Ha scoperto che fu portata a Cartagine, Costantinopoli ed in Algeria prima di essere nascosta nel cuore di Israele, sotto il Monastero di Teodosio.

L'Imperatore Teodosio ordinò la distruzione del Tempio di Gerusalemme dopo una rivolta degli Ebrei, ed Romani prelevarono circa 50 tonnellata d'oro, argento ed opere d'arte e le portarono a Roma. L'Arco di Tito, costruito un decennio più tardi, ritrae i soldati Romani che portano le sacre spoglie sulle spalle. Gli ebrei furono allontanati da Gerusalemme, e dispersi per il mondo.

Tra il 75 d.C. ed il V secolo, il tesoro fu esposto nel Tempio della Pace del Foro Romano.

Il Vaticano aveva dichiarato al dr. Kingsley che nei loro archivi non c'era traccia della presenza del tesoro a Roma dal periodo medioevale in avanti.

Kinglsey ha dichiarato: "Una cosa so per certo: non si trova nascosto nelle profondità del Vaticano. Posso provare che il tesoro romano non si trova più a Roma da tempo."

Le fonti del Dr.Kingsley comprendono Giuseppe, uno storico ebreo del I secolo che talvolta esagerava, ma è considerato un'autorità in storia ebrea e romana antica. Kingsley ha anche trovato prove tra le altre, nel lavoro di Procopio, uno storico della corte dell'Imperatore Giustiniano, che morì nel 562d.C, e dal Teofano il Confessore (760-817) un monaco cristiano di Costantinopoli.

Nella sua Chronographia, che spazia dal 284 all'813 d.C., Teofano registra che Genserico, re dei Vandali, caricò il tesoro che "Tito aveva portato a Roma da Gerusalemme" su un'imbarcazione alla volta di Cartagine in Tunisia nel 455 d.C.

Nel corso della prima Sacra Crociata nel 533 d.C., il bizantino Belisario sequestrò il tesoro da una nave reale diretta al porto di Hippo Regius in Algeria - Fu quindi portato a Costantinopoli, la capitale dell'Impero Bizantino. Nel VII secolo, i Persiani saccheggiarono Gerusalemme, uccidendo migliaia di cristiani, e trascinando il Patriarca Zaccaria in Persia. Kinglsey ritiene che il suo successore, Modesto, portò via il tesoro al suo ultimo nascondiglio, nel 614 d.C.

Tutte le scoperte verranno pubblicate nel libro "God´s Gold: The Quest for the Lost Temple Treasures of Jerusalem" in Ottobre.