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7 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
expressindia
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI MEHRAULI VITTIMA DELLA NEGLIGENZA
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E´ il solo parco archeologico di Nuova Delhi: esteso per oltre 200 acri a Mehrauli, abbraccia oltre 100 monumenti di grande interesse storico, costruiti in oltre cinque secoli – dall´inizio dell´XI secolo alla fine del periodo Mughal. Tra le sue attrazioni si contano la Moschea di Jamali Kamali, le tombe di Quli Khan, Gandhak-ki-baoli, Rajaon-ki-baoli, Madhi Masjid e Balban, tutte a pochi passi di distanza l´una dall´altra.

Eppure, una passeggiata attraverso il parco, rivela uno scenario desolante. Rifiuti maleodoranti, maiali al pascolo, ristoranti illegali e canali non pianificati, costruiti scavando attraverso 10 piedi di prezioso terreno archeologico. E ciò a dispetto del fatto che la zona sia stata dichiarata "area di conservazione" da un Master Plan del 2001, ed almeno sei monumenti nel parco siano stati dichiarati patrimonio nazionale dall´Archaeological Survey dell´India (ASI) ed inseriti nella lista dei monumenti protetti.

I conservazionisti della città sono fermamente convinti che l´area abbia il potenziale per diventare una destinazione turistica di classe mondiale. Il loro argomento: il Parco Archeologico ha edifici risalenti ad ogni periodo della storia di Delhi; misura sette volte il Lodhi Garden; e si trova in prossimità del Sito Patrimonio dell´Umanità dell´UNESCO di Qutub, così che potrebbe essere facilmente trasformato in attrazione per il turismo nazionale come internazionale.

Oltre all´archeologia, il parco ospita una varietà di specie di flora e fauna. Vi sono nilgai, volpi e pavoni, che non si trovano altrove a Delhi.

L´architetto della conservazione Ratish Nanda aggiunge: "Nessun altro sito al mondo può vantare un patrimonio millenario come il parco archeologico di Mehrauli; dove si trovano oltre 100 edifici rappresentativi, con molti altri che attendono solo di essere riportati alla luce.

"L´area necessita di uno sforzo politico, di un migliorato coordinamento tra le varie agenzie governative e non governative, e piani di amministrazione operativa per assicurarsi che il vero potenziale archeologico del sito trovi realizzazione."