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4 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
The Japan Times
ROVINE DI UN TEMPIO BUDDISTA IN AFGHANISTAN
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L´Università di Ryukoku, una scuola buddista di Tokio, e l´Istituto di Archeologia Nazionale dell´Afghanistan, hanno siglato un accordo per esaminare e scavare i resti buddisti, scoperti di recente ad ovest delle famose rovine di Bamiyan, che furono distrutte dai talebani.

Le rovine si trovano a Keligan, 120 km ad ovest di Bamiyan, e a Chehel Burj, 6 km ad ovest di Keligan.

Il fotografo Atsushi Naka, laureato alla Ryukoku University, si imbatté in esse nel giugno del 2003, basandosi su indizi dei locali.

Bamiyan è considerata l´estremità più occidentale di diffusione del buddismo in Afghanistan.

Le due grandi statue buddiste incise sul fianco della montagna di Bamiyan, una alta 55 metri e l´altra 38, sono state distrutte dai talebani nel 2001.

Si spera che gli scavi offrano nuovi elementi in relazione alla trasmissione del buddismo, incluso un possibile collegamento con i resti buddisti in Turkmenistan.

Secondo l´accordo, l´Università di Ryukoku invierà come primo passo un team di scavo, che comprende quattro studiosi, nel prossimo mese di settembre. Il team rimarrà al sito per circa un mese.

Gli scavi sono del tutto impraticabili nei mesi invernali, a causa del freddo estremo, secondo l´ufficiale delle pubbliche relazioni di Ryukoku Mutsuhito Kumagai.

Le rovine del Keligan includono un tempio di 58 metri di lunghezza e 47 di ampiezza, e Chehel Burj è una fortezza squadrata, ogni lato di circa 100 metri di lunghezza.

Entrambe i siti si trovano a circa 2, 400 metri sul livello del mare.

Chehel Burj significa letteralmente "40 torri".

Si stima saranno necessarie 10 stagioni di scavo perché l´area possa dirsi esplorata completamente.