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7 Dicembre 2004 ARCHEOLOGIA
PNAS
GLI ANTICHI CINESI CONSUMAVANO BEVANDE FERMENTATE
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WASHINGTON – I Cinesi consumavano bevande fermentate – probabilmente vino – già 9, 000 anni or sono, secondo gli scienziati che hanno usato le moderne tecnologie per diradare le nebbie del passato.

Le prime evidenze di birra e vino si rintracciano nell´antico Medio Oriente. Ma la nuova scoperta indica che i Cinesi potrebbero avere creato le loro bevande ancora prima.

"Le bevande fermentate sono centrali per molte religioni, nelle relazioni sociali, in medicina per molte delle culture attorno al mondo" ha dichiarato Patrick E. McGovern del Museo di Archeologia ed Antropologia dell´Università di Pennsylvania.

Queste bevande "hanno giocato un ruolo chiave nello sviluppo della tecnologia e della cultura umana, contribuendo all´avanzamento e all´intensificazione dell´agricoltura, orticoltura e tecnologie per la lavorazione del cibo" ha riportato.

La scoperta, effettuata da un team di ricercatori guidati da McGovern, è stata pubblicata on line questa settimana nella prima edizione di Proceedings of the National Academy of Science.

Il team di McGovern ha raccolto pezzi di 16 contenitori di terraglia a Jiahu, un antico villaggio dell´età della pietra nella provincia Henan della Cina. E´ lo stesso sito in cui gli archeologi hanno trovato le prime evidenze di strumenti musicali, tra cui un antico flauto.

La ceramica è stata datata a circa 7, 000-9, 000 anni or sono e gli scienziati hanno analizzato i residui trovati all´interno dei vasi.

I risultati mostrano agenti chimici che corrispondono al moderno riso ed al vino di riso, vino d´uva, tannini d´uva ed erbe antiche e moderne. Vi sono anche tracce di biancospino.

"La più significativa interpretazione di questi dati ci dice che questi vasi Jiahu contenevano una bevanda ottenuta a seguito di un processo articolato di lavorazione prodotto da riso, miele e frutta" ha concluso il team.

Il team ha anche riportato un´analisi di un liquido di 3, 000 anni or sono, trovato in vasi di bronzo sigillati dalla città cinese di Anyang.

Questi vasi contenevano vino di miglio e riso insaporito con erbe e fiori.

"E´ simile al vino di riso prodotto ancora oggi nell´area a sud-ovest di Shanghai" ha dichiarato McGovern in un´intervista telefonica da San Francisco. "Non ho mai assaggiato un antico campione, l´ho solo annusato, e l´aroma ricorda quello dei vini di riso Shaoxing con note fiorate" ha dichiarato.

Nel 1990, McGovern era parte di un gruppo che ha trovato quel che era allora la prima evidenza chimica di vino, databile a circa 3, 500 a.C., da Godin Tepe sulle Montagne di Zagros nell´Iran occidentale. Ad essa erano seguite, due anni dopo, le prime analisi chimiche confermate di birra di malto, in altri contenitori dalla stessa sala di Godin.

Nel 1994, esami chimici hanno confermato la presenza di vino resinato all´interno di due giare scavate dai gruppi archeologici dell´Università di Pennsylvania al sito neolitico di Hajji Firuz Tepe, Iran, databili a circa il 5, 400 a.C.

Seppure sia possibile che le ceramiche trovate recentemente contengano vino d´uva, è molto più probabile che si tratti di vino di riso, forse aromatizzato con uva e biancospino.

Julia Hansens, capo del dipartimento di Archeologia all´Università di Boston, ha dichiarato che il rapporto contiene: "una novità eccitante per le bevande fermentate che provengono dalla Cina. E´ la prima prova che abbiamo, di cui sono a conoscenza, da questa regione."

La ricerca è stata finanziata dalla Fonazione Nazionale per le Scienze Naturali Cinesi, la Fondazione Henry Luce e la Fondazione Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti.