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9 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
NSERC CRSNG
LA SAGA VICHINGA LETTA ATTRAVERSO LA LENTE DEI MUTAMENTI CLIMATICI
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Le antiche saghe islandesi traboccano di tradimenti, morte e distruzione, e la vera causa di tanti sovvertimenti potrebbe essere trovata nei mutamenti climatici. Secondo uno scienziato canadese, vi è un collegamento diretto tra i mutamenti nelle temperature regionali ed il contenuto tematico dell´epica.

La ricerca si basa sulla recente ricostruzione della scala delle temperature, ottenuta da campioni di sedimenti oceanici, raccolti a largo della costa di Vestfirdir, la penisola nord-occidentale dell´Islanda da parte di scienziati dell´Università del Colorado. Analisi di gusci di molluschi all´interno di questi sedimenti hanno offerto una sorprendente sequenza nei mutamenti delle temperature – su scala quasi settimanale – nella regione.

"I periodi di difficoltà sociali nella saga ed altre storie corrispondono a periodi in cui inverni più freddi si abbinarono alle estati più calde degli ultimi 2, 000 anni" ha dichiarato il DR. William Patterson, professore associato di geologia all´Università di Saskatchewan, che conduce la ricerca che collega i mutamenti climatici agli eventi della celebre epopea norvegese.

I nuovi dati delle temperature sono stati ricavati da strati microscopicamente sottili, prelevati dagli anelli di crescita dei molluschi, ogni strato rappresentando pochi giorni della vita sottomarina degli animali. Gli strati sono stati polverizzati ed i valori degli isotopi di ossigeno e carbonio misurati per creare una documentazione delle ripercussioni ambientali, che erano primariamente causate dalle temperature, sugli Islandesi.

I risultati di questa ricerca, finanziata dal Consiglio per le Ricerche sulle Scienze Naturali e l´Ingegneria e dalla Fondazione Nazionale della Scienza degli Stati Uniti, mostrano che in Islanda, in quella che è conosciuta come Piccola Era Glaciale dal 1350 al 1850 d.C., vi fu un incremento di quella che è definita "stagionalità" con inverni più freddi, estati più calde, ed un aumento nella variabilità della temperatura. Dall´altro lato, le temperature furono più alte nell´80 a.C., 850 d.C. (nel corso dell´insediamento vichingo) e negli anni attorno al 1740.

Questi mutamenti ebbero un profondo impatto sui primi Islandesi, e continuano ad avere un impatto ancora oggi. Un calo di un grado nelle temperature estive medie può comportare un calo del 15% nella resa dei raccolti.

"La sensibilità delle persone che vivevano in quest´ambiente marginale diviene apparente quando si ricostruisce la variazione delle temperature" ha dichiarato il Dr. Patterson. "Prima di questa ricerca potevamo speculare che la temperatura fosse una causa, ma ora possiamo dire che vi è una buona correlazione tra le temperature estive e la situazione sociale."

Il DR. Patterson ha dichiarato che la saga norvegese offre numerosi punti per l´analisi e le comparazioni climatologiche. Una delle prime epiche (la saga Skallagrìmssonar di Egils) offre indizi sul clima della Norvegia e dell´Islanda dall´850 al 1000 d.C.

Altre epiche, come Edda, riguardano il Ragnarok, un racconto pagano dell´alba degli antichi dei, che inizia dal fimbulwinter (potente inverno) nel quale, in un periodo di molti anni senza estate, eroi e perfino famiglie si rivoltano gli uni contro gli altri ed il mondo è in rovina. Seppure Edda fu scritta attorno al 1200 da Snorri Sturluson, si ritiene rappresenti un periodo di molto precedente dell´Europa settentrionale, attorno a 2, 800 anni or sono.

Solo dati meno stilizzati dal Medio Evo e successivi sono più semplici da interpretare in termini di connessioni clima-società, ha dichiarato il Dr. Patterson.

Le scoperte sono parte di un più ampio progetto di ricerca che documenterà i mutamenti nelle temperature del Nord Atlantico nel corso degli ultimi 16, 000 anni. Questo tipo di informazione è critica per avvalorare i modelli di mutamento climatico esistenti.