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4 Giugno 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
I VICHINGHI DEI TEMPI MODERNI TRACCIANO LE ROTTE DI NAVIGAZIONE ATTRAVERSO IL CAUCASO
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PRAGA – Nel 1036, il capo vichingo Ingvar den Vittfarne, o "Ingvar il Grande Viaggiatore" si ritiene abbia guidato una spedizione dalla Svezia al Mar Caspio.

Quasi un millennio più tardi, un equipaggio di nove vichinghi del tempo presente – che navigano su una riproduzione di una nave Vichinga – si stanno cimentando con quella che si ritiene essere stata la rotta originale.

"Stiamo seguendo le orme del re Vichingo e tentando di scoprire come riuscì ad arrivare dal Mar Nero al Mar Caspio" ha dichiarato Hakan Altrock, capo della spedizione. "Abbiamo qualche idea al riguardo, ma nessuna certezza".

La spedizione è iniziata circa un mese fa da un villaggio sul fiume Dniepr, in Ucraina, non lontano dalla città di Kherson. Ha già superato la Penisola di Crimea. I Vichinghi intendono seguire le coste Russe fino al porto georgiano di Poti.

Da Poti, la spedizione procederà al villaggio di Zuare per mezzo del Fiume Rioni, ed i suoi tributari. I Vichinghi quindi spingeranno l´imbarcazione facendola scivolare su ceppi – molto probabilmente usando buoi – e la rilanceranno nel Fiume Kura che scorre verso il Mar Caspio. La destinazione finale è la capitale dell´Azerbaijan, Baku.

Altrock ha precisato che la spedizione ha già sofferto alcuni ritardi per via della burocrazia e del sospetto delle autorità ucraine. Inizialmente, i vichinghi avevano sperato di raggiungere il porto russo di Novorossiisk alla fine di maggio, Poti a metà giugno, Tbilisi all´inizio di luglio, e Baku a metà agosto.

Ciononostante, il leader della spedizione ostenta ottimismo.

"Vi sono state alcune complicazioni" ha dichiarato. "Probabilmente l´antico sistema comunista è ancora vivo, in qualche modo. Ma abbiamo le cose sotto controllo. Le persone che abbiamo incontrato in Ucraina sono state molto ospitali e disponibili – tutti. Speriamo sia lo stesso anche in Russia."

L´archeologo svedese Mats Larsson ha dichiarato che le storie della spedizione originaria di Vittfarne possono ancora essere lette, incise sulle pietre runiche in Svezia.

"Le pietre runiche ci narrano dei combattimenti con l´est [dalla Svezia], probabilmente da parte di qualche principe russo" ha dichiarato Larsson. "Era molto comune per i guerrieri svedesi andare in Russia e combattere come mercenari. Dicono anche che arrivarono al sud in un luogo chiamato "Serkland" che probabilmente è la terra dei Saraceni – l´area musulmana attorno al Mar Caspio".

Circa 20 anni or sono, Larsson presentò la sua teoria, che sosteneva come la spedizione avrebbe potuto raggiungere il Mar Caspio via fiumi Rioni e Kura. Egli basò la sua teoria sulle descrizioni contenute nella saga islandese. Larsson ha dichiarato che la saga nomina un luogo che ricorda Kara-Boghaz, sulla costa del Caspio dell´attuale Turkmenistan.

Larsson ha spiegato le possibili motivazioni di Vittfarne per viaggiare in quella regione.

"Potrebbe essere che cercasse le rotte commerciali. Ma potrebbe anche essere collegato alle guerre tra la Russia e Costantinopoli a quel tempo" ha dichiarato Larsson. "Il re georgiano era anche un nemico dello stato bizantino. Ingvar ed i suoi uomini potrebbero essersi recati in Georgia per combattere per il re."

Larsson ha dichiarato che la sua teoria si basa su un´antica cronaca georgiana che racconta che una forza armata scandinava arrivò al Fiume Rioni attorno al 1040.

Dopo un accordo con il Re Georgiano Bagrat, la spedizione militare procedette oltre verso est e prese parte ad una battaglia presso Tbilisi. Il re Georgiano perse la battaglia e le forze scandinave si ritirarono verso ovest.

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