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21 Marzo 2008 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
La Regione Lombardia ripristina il Parco Naturale della Pineta di Appiano e Tradate: grande vittoria del popolo contro la speculazione edilizia!
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Ieri 19 Marzo 2008, durante la sessione mattutina del Consiglio Regionale lombardo, sono stati approvati all'unanimità due importanti progetti di legge che ripristinano, dopo un iter lento e pieno di insidie, due importanti Parchi Naturali: quello della Pineta e quello di Montevecchia e della Valle del Curone. A nulla sono quindi valse le pressioni di Sindaci senza quattrini, lobby immobiliari e speculatori infiltrati nella politica locale e regionale: la tutela delle aree agricole e boschive si conferma come un valore dal quale non si può arretrare.

Si tratta di una grande vittoria, sebbene il Parco Naturale protegga solo circa il 75% della Pineta. Domà Nunch aveva già evidenziato dal 2006, tramite dichiarazioni a mezzo stampa e una mobilitazione nei confronti della Regione, circa l'imminente rischio per i boschi della Pineta di divenire oggetto di compravendita a fini immobiliari. La sovrapposizione di un Parco Naturale al Parco Regionale, esistente, ma dotato di scarsa tutela, era l'unica via di uscita legislativa per la conservazione della più grande area forestale a nord di Milano, ultimo importante residuo della biodiversità dell'alta pianura d'Insubria.

<> dichiara Matteo Colaone a nome del direttivo dell'Associazione econazionalista. <>. Secondo Domà Nunch <>.

La vittoria politica è stata frutto della creazione di una forza di pressione superiore a quella degli affaristi. <>. Risibili sono invece alcune dichiarazioni apparse oggi sui giornali dove un'altra sinistra riterrebbe prioritario un supposto sviluppo economico rispetto alla tutela delle aree agricole e boschive, rivelandosi miseramente più vicina alle istanze piccolo-borghesi che all'importanza della sopravvivenza di una Terra e di un Popolo.

Basta ciment! Domà nunch!

Gli effetti del Parco Naturale:

- Qualificazione del pregio naturalistico dell'area e preservazione da eventuali attacchi speculativi delle Amministrazioni locali.

- Possibilità di accedere a finanziamenti statali (art. 25 comma 4 l. 394).

- Finanziamenti regionali proporzionali alla superficie di Parco Naturale

- Accessi preferenziali ai finanziamenti dall'Unione Europea (direttiva habitat CEE 43/92).

- Nessun maggior vincolo nei riguardi delle altre attività quali il prelievo di legname e le attività agricole.

- Divieto di attività venatoria, ma con possibilità di prelievo ed abbattimento selettivo anche da parte di cacciatori locali (art. 22, comma 6 l. 394). La gestione della fauna sarà affidata al Parco stesso e non più alle Province.

- Divieto di raccolta di funghi solo nelle aree individuate dall'Ente gestore (art. 6 della legge n. 352 del 1993), mantenendo quindi spazi per la tradizionale attività dei fongiatt.

Storia del Parco Pineta:

- 1983: istituzione del primo Parco Naturale della Pineta di Appiano e Tradate (l.r. 86/83)

- 1996: il Parco declassato a Regionale (l.r. 32/96)

- 2000: proposta di istituzione del nuovo Parco Naturale (96% del territorio). Approvazione del Piano di indirizzo forestale.

- 2001: richiesta di molti Sindaci di stralciare ampie aree dal progetto di Parco Naturale per future espansioni edilizie.

- 2002: il presidente delle Associazione ambientalista ASCA, D. Zaffaroni, viene assolto da una querela per aver criticato il rischio di speculazione. La Giunta approva la proposta di Parco Naturale e respinge le proposte di stralcio.

- 2004: le Province di Como e Varese chiedono di ridurre pesantemente i confini del Parco Naturale.

- 2006: la Giunta approva un compromesso che esclude solo le aree già edificate e agricole (75% del territorio a Parco Naturale). Approvate le norme temporanee di salvaguardia.

- 2007: Cresce la mobilitazione della popolazione affinché il Parco Naturale passi definitivamente in Consiglio.

- 19 Marzo 2008: Approvazione del Parco Naturale in Consiglio Regionale (progetto di legge n.0138)

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