Accademia del Pizzocchero di Teglio: non solo pizzoccheri, ma sguardo attento al territorio. Un codice geografico misterioso aleggiava nel cuore delle Alpi: a Palazzo Besta di Teglio, antico Palazzo della nobile famiglia tellina dei Besta protagonista ed artefice delle vicende congiunturali che hanno attraversato la Valtellina tre il XVI e XVII secolo. Il tutto portato alla luce da un ricercatore valtellinese : Claudio Piani che per anni ha studiato il codice geografico che campeggia in una delle bellissime sale del palazzo.
Sabato 18 giugno 2005 presso la sala congressi " Tellina Vallis" dell´Hotel Combolo di Teglio ( che in questi giorni festeggia cento anni di attività), dopo il saluto del Presidente dell´Accademia Rezio Donchi, Claudio Piani ha riunito i migliori ricercatori italiani e indetto una giornata di studi che ha contribuito a svelare i rebus storici filologici ed iconografici di uno dei maggiori affreschi più interessanti e misteriosi dell´intero ciclo di pitture presenti nella dimora tellina: la carta affrescata di Palazzo Besta.
Al fine di rendere più sintetica e leggibile questa lettura anche ai non addetti ai lavori, si evidenziano in breve le relazioni degli studiosi che si sono succeduti durante il convegno.
Prof. GianLuigi Garbellini, professore emerito e membro dell´ Accademia che, da profondo conoscitore del tessuto e del contesto storico ambientale tellino, ha ripercorso in modo puntuale ed efficace le fasi ed i ruoli dei nobili Besta che hanno visto la famiglia protagonista ed artefice delle varie vicende congiunturali che hanno attraversato la Valtellina tre il XVI e XVII secolo.
Dr. Massino Frera : antropologo. Ha riportato lo scenario storico indietro di 4000 anni, spiegato lo spazio geografico di questo periodo storico : " inteso come un´espressione del proprio sé sociale e che si va a proiettare sul territorio occupato dalle tribù sacralizzandolo". Scalpore ed interesse ha suscitato la nuova interpretazione del sinonimo Teglio data dal ricercatore. La radice e l´ etimologia di questa località (citando studi del prof. Enrico Calzolari) è greca : teleion, ovvero luogo in cui ci si rivolge alla divinità e che sta a significare riparo di roccia ( teccia) sotto la quale si preparavano le offerte votive deputate alle cerimonie.
Claudio Piani, ricercatore, studioso di cartografia entra nel vivo della questione ripercorrendo i motivi di ricerca che hanno permesso la individuazione della particolare matrice dell´affresco geografico di Palazzo Besta. La carta geografica, racconta Claudio Piani è un esemplare unico e rarissimo che trova nell´impianto cartografico di Caspar Vopell, del 1545, la sua immagine speculare. Si tratta di una carta rinascimentale affrescata dai connotati peculiari, che può aprire nuove fronti di studio nell´ ambito della cartografia e dell´arte.
Michele Rossetti, restauratore. Si è attentamente occupato della diagnostica dell´affresco, e il risultato è l´asseverazione tecnica della scoperta di Claudio Piani
Prof. dr. Giorgio Mangani, massimo conoscitore del pensiero geografico europeo, membro della Società Geografica di Firenze dell´ International Society for the History of Cartography di Londra. L´eminente studioso ha sostenuto, nel suo intervento che la carte geografiche del Rinascimento costituivano un repertorio di immagini, visioni e connotati che convogliavano e catalizzavano l´immaginario di chi le osservava. Come in un teatro le carte recitavano un ruolo ed una parte a seconda della personalità dell´autore : poteva regalare emozioni e stimolare la fantasia.
Diego Baratono e Claudio Piani ricercatori. Hanno messo a punto e visualizzato, per la prima volta in assoluto, una nuova ed efficace interpretazione relativa ad un particolare tipologia di carte. Si tratta della teoria del mantello. Nell´intervento finale - con assoluto silenzio della folta platea di curiosi, storici, giornalisti e turisti e come in ogni classico romanzo giallo si rispetti - si è svelato il mistero che durava da quasi cinque secoli. Si è avuto modo di constatare che l´esistenza di un codice occulto che consente la rilettura di una parte della nostra Storia recente. Il punto nodale concerne la dibattuta scoperta dell´America. Le nuove prove indiziarie consentono di leggere in filigrana i documenti redatti a tale scopo. Tra questi documenti di straordinaria importanza, risulta esserci l´affresco geografico di Palazzo Besta. Mediante questa prova di rilettura, tra codici geometrici, conchiglie e dipinti, la scoperta del Nuovo Mondo trova la sua corretta contestualizzazione legandosi ad una straordinaria ermetica linea culturale che passa anche dalla Valtellina.
Accademia del Pizzocchero di Teglio: non solo pizzoccheri e tutela dell´enogastrononia del territorio, ma crogiolo di iniziative culturali che valorizzano il territorio delle Valli e la loro Storia.
comunicato stampa redatto da Attilio Scotti, giornalista, ufficio stampa e pr. Accademia del Pizzocchero di Teglio
per maggiori informazioni e eventuale richiesta degli atti del congresso: email. attilioscotti@bluewin.ch
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