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18 Maggio 2005 ARCHEOLOGIA
Ansa
BLOCCATI TOMBAROLI CON OLTRE 500 REPERTI ROMANI
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BARI - Un gruppo di tombaroli, sei persone delle quali due fungevano da vedette, aveva scavato una buca profonda più di 5 metri e aveva estratto oltre 570 reperti archeologici di grande interesse storico ma in gran parte ridotti in frantumi. I tombaroli sono stati sorpresi e bloccati a Canosa di Puglia dalla Guardia di Finanza a conclusione di attività investigative. Canosa di Puglia era molto conosciuta, in età romana, per la presenza in città di numerose fabbriche per la produzione di oggetti in terracotta. In questa zona i militari avevano accertato l'attività di numerosi tombaroli e si sono appostati per tutta la notte in un vigneto nella località Pozzillo, nelle vicinanze di via Cerignola. Durante la notte hanno seguito, servendosi di sofisticati visori notturni, l'attività di scavo fatta con zappe, picconi, sondini e strumenti vari e documentato che, dopo alcune ore di scavo e dopo esser scesi ad oltre 5 metri di profondità, i sei tombaroli hanno cominciato ad estrarre rapidamente, servendosi di un secchio legato ad una corda, centinaia di reperti, molti dei quali ridotti in frantumi, di notevole interesse archeologico. I militari sono intervenuti e hanno identificato e denunciato 4 persone per impossessamento di beni dello stato, danneggiamento e invasione di terreno altrui, mentre gli altri due complici sono riusciti a fuggire nelle campagne circostanti.