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15 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
allAfrica.com
OBELISCO DI AXUM: LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
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Gli esperti italiani che lavorano al ritorno dell´Obelisco di Axum dall´Italia al suo luogo originario, hanno sollevato una nuova controversia, sostenendo che potrebbe essere pericoloso ri-erigere l´obelisco esattamente dove si trovava prima di essere saccheggiato dall´Italia nel 1973, e suscitando così le fiere contrarietà degli ingegneri etiopi.

Il dr. Rodolfo Fattovic, professore di Archeologia e Antichità e direttore della missione italiana ad Axum, e Jim Williams, il Direttore della Sezione Africa per l´UNESCO, condividono l´idea che ri-erigere l´obelisco nel suo sito originario potrebbe essere molto pericoloso. "L´intera area è piuttosto fragile; potrebbero esservi più camere sotterranee di quanto si pensi, e l´intera zona potrebbe essere molto sensibile ad un peso di oltre 150 tonnellate" hanno dichiarato.

"Condurremo un´ispezione al sito in Aprile, prelevando impulsi ai raggi-X, radar ed elettromagnetici, per verificare se si trovi lì qualche camera sotterranea, come riteniamo che sia, " ha aggiunto Williams.

L´ingegnere Tadele Bitul, membro anziano del comitato per il ritorno dell´obelisco di Axum, per parte contesta sua l´idea, dicendo che l´area è abbastanza sicura per ospitare l´obelisco e che il fatto è già stato dimostrato.

"Naturalmente, anche noi siamo attenti alla sicurezza, ma riteniamo che possa essere ri-eretto senza alcun problema. Abbiamo effettuato le dovute valutazioni con diversi esperti, e ci siamo assicurati che sia possibile. Sappiamo che non vi sono camere sotterranee nell´area indicata" ha aggiunto.

L´obelisco, che giungerà diviso in tre parti distinte, dovrebbe essere ricostruito per la fine della stagione piovosa.

"Assumendo che tutto vada secondo i programmi, per la fine di aprile l´obelisco dovrebbe essere qui, e riteniamo che le operazioni di ricostruzione dovrebbero terminare per la fine dell´estate" ha dichiarato Guido Latella, ambasciatore italiano in Etiopia.