Una missione ciclopica porrà fine ad una contesa diplomatica di durata decennale, tra Italia ed Etiopia, secondo un accordo bilaterale siglato a Roma la scorsa settimana.
Il Ministro Etiope per gli Affari Esteri Seyoum Mesfin ed il Sottosegretario agli Affari Esteri Italiano, Alfredo Mantica, hanno firmato l´accordo che definisce i dettagli del trasporto della stele di granito di 160 tonnellate da Roma alla città di Axum.
Il monumento, considerato uno dei simboli dell´identità nazionale etiope, fa parte di un gruppo di sei obelischi eretti ad Axum quando l´Etiopia si convertì alla Cristianità nel IV secolo d.C. Fu prelevato dalle truppe italiane nel 1937, per ordine del duce Mussolini, e mutato in un simbolo del potere fascista, nello sforzo di breve durata per far rivivere la grandeur della Roma imperiale.
Nonostante la firma di vari altri accordi che promettevano la restituzione del monumento di 1, 700 anni or sono, il governo italiano non aveva accennato ad ottemperarvi, fino a quando l´obelisco è stato pesantemente danneggiato da un fulmine, nel 2003.
Per la fine dell´anno scorso, la colonna era stata smantellata dalla Piazza di Porta a Roma, dove era stato per più di sei decenni, e gli ingegneri hanno iniziato a lavorare sugli ostacoli logistici che si frapponevano al ritorno in patria.
Di fatto, era stato molto più semplice per Mussolini portare l´obelisco in Italia. A quel tempo, il monumento era già in frammenti. Fu ricostruito a Roma utilizzando perni metallici incorporati nel cemento, che hanno reso alquanto difficile smontarlo di nuovo.
L´Italia aveva trasportato il monumento via mare nel 1937, ma il governo Etiope ha richiesto che la stele sia restituita per via aerea: il porto più vicino si trova infatti in Eritrea, e tra i due stati intercorrono cattive relazioni per via di una guerra sui confini.
Diviso in tre sezioni, l´obelisco è stato restaurato dai danni del temporale e conservato in una rimessa della polizia presso l´aeroporto di Roma, dove attende una soluzione ai problemi di trasporto.
"Abbiamo studiato il problema con grande cautela, perché non vorremmo restituire l´obelisco in cattivo stato" ha dichiarato Mantica ai reporter.
Ogni sezione dell´obelisco pesa tra le 70 e le 80 tonnellate; le autorità Italiane devono trovare un aereo abbastanza robusto da trasportare l´ingente peso del monumento e altre 50 tonnellate di macchinari ed imballaggi. Vi sono solo due aerei al mondo in grado di sopportare un tale peso: lo statunitense Lockheed C-5 Galaxy ed l´Antonov 124 russo. Dal momento che tutti i Galaxy sono attualmente impegnati in Iraq, sarà un Antonov a portare avanti la missione.
Sei milioni di euro e cinque voli temerari – uno per ogni sezione dell´obelisco, uno per i macchinari ed un altro per testare la pista d´atterraggio - si renderanno necessari per restituire l´obelisco ed assemblarlo in un parco archeologico ad Axum.
"Abbiamo compreso quanto sia importante l´obelisco di Axum per il popolo etiope e siamo felici di restituirlo" ha dichiarato il Primo Ministro Italiano Silvio Berlusconi.
Il monumento tornerà a casa prima dell´inizio della stagione delle piogge in Etiopia, in aprile. Il paese africano ha già costruito una pista d´atterraggio più consona, ma le condizioni del tempo dovranno essere perfette per garantire la massima sicurezza nel ritorno, hanno spiegato le autorità italiane.
"E´ un simbolo della nostra identità nazionale. Abbiamo ricevuto dall´Italia promesse per anni, ma ora siamo certi che l´anno prossimo, tra Febbraio ed Aprile, l´obelisco tornerà in Etiopia, " ha dichiarato il Primo Ministro Etiope Meles Zenawi.
Una festa nazionale è stata promessa per la data in cui l´obelisco farà finalmente ritorno in patria.
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