Gli scienziati riesumeranno questo mese i resti di 49 corpi di membri della famiglia Medici, per un´indagine forense ad ampio raggio.

Un ramo dei discendenti della casa dei Medici è stato felice di collaborare, ma un altro no.

"Stanno compiendo un´azione illegittima" ha dichiarato il Marchese Giuliano Medici Tornaquinci, un anziano del clan familiare che ora vive a Roma. "Se venissero nella vostra cappella di famiglia, e aprissero le tombe dei vostri familiari, come vi sentireste?"

Sfortunatamente per il Marchese Tornaquinci, un lontano parente, il Principe Ottaviano de 'Medici, del ramo fiorentino meno distante della famiglia, è già pienamente coinvolto nel progetto e ha dato il suo benestare. Il principe è consapevole del gran dispiacere del suo congiunto, ma non sembra prestarci troppa attenzione. "Non è poi così importante quello che pensa" ha dichiarato.

Il gruppo di ricerca, che include uno Storico della Medicina dell´Università di Pisa ed un esperto di mummie di New York, preleverà campioni di tessuto dai nobili cadaveri, sperando di approfondire la comprensione delle malattie del passato, e di conoscere nuovi elementi su riti funerari rinascimentali, le attività ludiche e perfino del gusto per i vestiti.

Il gruppo potrebbe anche tentare di risolvere un caso di omicidio di 417 anni or sono. Francesco de Medici, Granduca di Toscana, e sua moglie Bianca, morirono improvvisamente, ad un giorno di distanza, nel 1587.

Malgrado i dati ufficiali indichino la morte per malaria, vi sono stati, fin da allora, sussurri che fossero piuttosto stati avvelenati dal fratello di Francesco, Ferdinando, che gli sarebbe successo al trono.

"Vi sono alcuni misteri, ma c´è probabilità che molte di queste siano solo leggende" ha dichiarato Gino Fornaciari, lo Storico della Medicina di Pisa, che si unirà al team.

Alessandro de Medici, per esempio, che regnò nella Repubblica Fiorentina all´inizio del 1500, è considerato da alcuni storici come il figlio illegittimo del celebre Lorenzo de Medici (nel ritratto a destra). E´ stato detto che Alessandro avesse ucciso suo cugino Ippolito, poco prima di rimanere ucciso egli stesso per mano di un altro vendicativo membro del clan.