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13 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Discovery Channel
Rivelata la tecnica di costruzione di un antico edificio romano
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Gli archeologi italiani hanno scoperto inconfutabili evidenze sulle tecniche di costruzione di un antico edificio romano, portando alla luce un deposito di candida calce spenta perfettamente preservata.

Sigillata per circa 2, 000 anni dal crollo di un pavimento, la calce occupava un´intera sala a piano terra dell´imponente Villa dei Quintili a Roma, una volta residenza dell´Imperatore Commodo.

Commodo confiscò la villa nel 182 d.C., dopo avere mandato a morte i suoi proprietari, i ricchi fratelli Quintili, accusati di complottare ai suoi danni. Quindi, iniziò un progetto di ristrutturazione, aggiunse camere, bagni, un sistema di riscaldamento ed un complesso di bagni termali.

"La grande quantità di calce spenta, insieme ad altri materiali come mattoni, sabbia e frammenti di marmo, indicano che questa parte della proprietà era un ben equipaggiato cantiere edile" ha dichiarato Rita Paris, archeologa responsabile dello scavo.

Il deposito di calce era coperto da uno strato di "opus sectile", una sorta di marmo intarsiato usato per pavimenti di abitazioni di lusso. Una volta rimosso, gli archeologi hanno trovato la calce in perfette condizioni. Hanno deciso di utilizzarla in parte per restaurare il pavimento di marmo di un´altra sala della villa.

"E´ meraviglioso. Si ha solo necessità di aggiungere un poco d´acqua, e funziona ancora alla perfezione" ha dichiarato la Paris.

Nel passato, la calce era stata scoperta a Pompei e presso la Villa di Adriano presso Roma, ma solo in piccole quantità. La calce scoperta alla Villa dei Quintili sarebbe stata sufficiente per costruire una vasta sezione della parte settentrionale della residenza di Commodo, che è rimasta incompiuta.

"La calce era utilizzata sia come intonaco che come collante tra i mattoni. I Romani mischiavano la pasta di calce con sabbia, e la applicavano sulla superficie di mura o a strati in mezzo ai mattoni" ha dichiarato David Moore, autore di The Roman Pantheon, The Triumph of Concrete [Il Pantheon di Roma. Il trionfo del calcestruzzo N.d.T.]

La calce era prodotta mediante cottura di calcare di buona qualità in una fornace o forno. Il materiale creato nel forno, noto come calce viva, veniva quindi posto in acqua. Combinata al liquido, la calce viva si disintegrava in calce idrata, una polvere fine che diveniva un impasto duro quando unito di nuovo all´acqua,

Mischiato con sabbia, diveniva intonaco.

Il calcare dalla Villa dei Quintili si compone del 40.3% di acqua igroscopica, 42% di ossido di calcio, 8.4% di idrossido di magnesio e 7.3% di carbonato di calcio.

"Probabilmente, il materiale veniva prodotto dalla ghiaia del letto del fiume. Ad ogni modo, questa calce è stata realizzata alla perfezione, ed è pronta all´uso ancora oggi" ha dichiarato lo scienziato della conservazione Giorgio Torraca dell´Università la Sapienza di Roma.

In ordine a preservare l´antico deposito di calce, gli archeologi lo hanno sigillato nuovamente nel suo luogo originario.