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14 Settembre 2005 ARCHEOLOGIA
ynetnews.com
LA STORIA NON RACCONTATA DI TEL MEGIDDO
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Tel Megiddo riceve finalmente l´attenzione che gli è dovuta. Il Tel ebbe un ruolo centrale in differenti epoche storiche nel paese, e fu inoltre campo di battaglia di scontri decisivi. Se questo non fosse abbastanza, secondo la fede cristiana, è il sito dell´Armageddon, dove si combatterà la più grande battaglia di tutti i tempi – tra le forze del bene e quelle del male.

"Ci troviamo ora nell´VIII secolo a.C. Ora facciamo due gradini, e oops! Siamo nel secolo successivo. Cosa ne dite se visitassimo il tardo periodo del Bronzo, circa 3, 500 anni or sono?" chiede Norma Franklin, archeologa della Università di Tel Aviv, mentre illustra le caratteristiche del sito che ha finalmente ottenuto lo status di sito patrimonio dell´Umanità dell´UNESCO.

Se parliamo in termini di storia dei commerci, allora Megiddo è forse uno dei nomi più ricorrenti nella storia culturale dell´area. E´ menzionato in quasi ogni singola fonte storica, incluse la Bibbia ed il Nuovo Testamento, ed in quelle Egizie, Ittite, Assire ed altre.

Per quasi 7, 000 anni di storia, il sito di Megiddo è stato edificato, quindi riedificato su un livello superiore, città su città, per almeno 25 volte. Nei tempi antichi esistevano due principi di base per la costruzione delle città nell´area: collocazione strategica e fonti idriche. Megiddo aveva entrambe. Vi è una ricca sorgente nell´area in grado di rifornire di acqua ai residenti per migliaia di anni, e la posizione è eccellente.

L´antico Israele era un intrico di corridoi di ogni sorta che collegava le antiche prospere civiltà nell´area della Mesopotamia e l´Egitto. Con lo sviluppo della scrittura e del commercio, persone e beni iniziarono a muoversi in entrambe le direzioni. I mercanti che si spostavano dal regno egizio, per esempio, si muovevano in direzione di El Arish e Gaza e a nord verso Yavneh, Afek, Tul Karm e Hjatt. Di lì raggiungevano l´area di quel che è oggi il Kibbutz Barkai e quindi ad est oltre il Fiume Giordano, per finire nelle terre di Perath e Ahidekel.

Questa via di transito fu attraversata per migliaia di anni da convogli di persone e beni che portavano beni e conoscenza alle ampie città allineate lungo il cammino.

Ma spesso queste città venivano attaccate da locali masnadieri, o dagli eserciti imperiali che si spostavano per l´area, distruggendo qualsiasi cosa incontrassero sul loro cammino.

Il primo riferimento all´esistenza di Megiddo si trova all´alba della storia, nel periodo calcolitico, quando l´agricoltura era la forma primaria di occupazione. In seguito, nel periodo del bronzo, l´intera area iniziò l´urbanizzazione. Città murate si diffusero lungo l´antica via di transito, e tra esse Megiddo.

Gli archeologi e gli storici hanno qualche problemi ad identificare le nazioni che popolarono queste antiche città. Franklin ha dichiarato: "la sola cosa che possiamo dire con una certa sicurezza è che all´inizio del Periodo del Bronzo, circa 4, 000 anni or sono, Megiddo era già una potente e ricca città stato".

E´ facile comprendere la frustrazione degli archeologi. Il Tel è un tumulo di detriti di circa 60 metri di altezza, che contiene i resti di civiltà di migliaia di anni al suo interno. Sono come le pagine di un libro antichissimo sparse a terra.

Nonostante la lettura sia affascinante come quella di una storia incredibile, il solo modo per leggerla è riunirle, rimetterle tutte insieme, e rilegarle. La rilegatura, in questo caso, la fanno gli archeologi.

Una delle molte difficoltà in questa missione di rimettere tutto in ordine, riguarda gli stessi scienziati.

Gli archeologi che hanno scavato e che continuano a scavare Tel Megiddo spesso sono incapaci di trovare un accordo sulle date dei reperti trovati al sito e sul loro significato. Ciò ha importanza doppia se non tripla, perché è all´inizio della storia della civiltà del Medio Oriente che si trovano i maggiori ostacoli, in uno dei periodo di maggior importanza per la nazione ebraica: i tempi biblici.

Nella seconda metà del II millennio a.C., un evento drammatico occorse a Megiddo. Una confederazione di re Caananiti decise di rivoltarsi contro l´egemonia egiziana, e soffrì una clamorosa sconfitta per mano del cognato del faraone egiziano (Tutankhamen III).

La battaglia è la prima mai registrata nella storia umana. La sua descrizione appare sulle celebrazioni di battaglie vittoriose trovate nei templi di Karnak nell´Alto Egitto.

Secondo le iscrizioni Tutankhamen riuscì a spostare i suoi cavalieri da Gaza a Megiddo entro 11 giorni. Poco prima delle sue cariche Tutankhamen consultò i suoi generali sul punto migliore da cui lanciare l´attacco. Tra i differenti suggerimenti offerti, scelse di avanzare lungo la via principale (quella che è oggi Wadi Ara) e riuscire così a sorprendere il nemico, che aspettava invece un attacco laterale.

Più di 3, 500 anni dopo Megiddo fu sito di un´altra battaglia cruciale, quando nel 1918 l´esercito inglese si scontrò con quello turco per la conquista di Israele.

Continuando la passeggiata sul Tel, si arriva ad un punto con una bellissima vista: Tel è punto di passaggio per la Valle di Jezreel, e di lì si possono vedere le Montagne di Giboa, Nazareth e naturalmente il Monte Tabor. Si possono osservare le rovine di un altare dell´Età del Bronzo, con attorno ossa di piccoli animali, sacrificati nel tempo dai sacerdoti.

E si possono vedere anche le stalle settentrionali, che hanno interessato gli archeologi per decenni, e continuano a farlo.

In uno scavo degli anni ´20 e ´30 gli studiosi dell´Università di Chicago scoprirono una serie di strutture. Ogni edificio era sezionato in tre lunghi e stretti spazi separati da muretti di pietra e archi. Le strutture sono state identificate come stalle ed è stato visto dai suoi scopritori come un chiaro segno della ricchezza del regno di Salomone.

L´archeologo Yigael Yadin ha stabilito che le stalle erano effettivamente risalenti al periodo di Re Ahab, che governò sul nord del regno all´inizio del IX secolo a.C.

Ma in seguito, le stalle sono state datate al tempo di Re Geroboamo II, VIII secolo a.C.

Per aggiungere confusione, il problema centrale che circonda la scoperta è che niente che colleghi il luogo a cavali o carri è mai stato trovato nelle vicinanze. Oggi sembra che possa essere spiegato con la conquista assira della città, nel corso della quale le truppe ripulirono completamente le stalle. Ma la storia non finisce qui.

Alla fine dell´VIII secolo a.C. la città fu riconquistata e divenne una provincia assira. Attorno al 610 a.C., la città è citata nel secondo libro biblico dei Re. Qui gli autori raccontano come il faraone egiziano arrivò in aiuto nel corso della battaglia, e sulla via passò per Megiddo e per ragioni oscure uccise il Re giudeo Josiah.

La parte migliore, per i moderni visitatori, rimane l´ampia cisterna per l´acqua. A Tel Megiddo, come ad Hazor ed in altri luoghi, gli abitanti crearono un passaggio sicuro e sotterraneo per le sorgenti d´acqua, creando un tunnel scavato nella pietra tanto largo da consentire il passaggio di più persone, che attraversa la città per chilometri. Si può tentare di immaginare quale lavoro abbiano dovuto affrontare per scavare la roccia senza moderne tecnologia, ma bisogna anche pensare che si tratta di persone con strumenti ed inventiva del tutto sconosciuti all´uomo moderno. Vi sono versioni differenti anche circa la datazione dei tunnel. Il gruppo di Chicago che ha scoperto una piattaforma di roccia al termine del condotto, l´ha datata alla tarda età del Bronzo, attorno al 1, 300 a.C.

Yadin, invece, sostiene fosse stata scavata nel IX secolo a.C. durante il regno di Omri.

E´ interessante notare che i re di quel periodo, Omri e Ahab hanno una cattiva nomea nella Bibbia. Ma secondo gli archeologi sono i re che portarono avanti progressi senza precedenti e che svilupparono l´influenza del regno nell´area.

Finkelstein invece sostiene che il sistema fu costruito in seguito, probabilmente al tempo di Jehoash o Geroboamo II.

Franklin sostiene che fu probabilmente costruito prima d´allora – forse all´inizio del Bronzo, attorno al 1, 600 a.C.

Un rapido calcolo mostra una disparità di circa 800 anni tra le varie datazioni d´origine del sistema di canali.

Il fatto solo mostra come Megiddo continui a custodire i suoi segreti sotto terra, e quanto ancora ci sia da scoprire