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23 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
IHT - International Herald Tribune
Un nuovo dibattito: l´esplosione di Thera distrusse la Creta minoica?
tempo di lettura previsto 7 min. circa

Per decenni, gli studiosi hanno dibattuto se l´eruzione del vulcano di Thera nell´Egeo, sviluppatasi più di 3, 000 anni or sono, provocò il misterioso collasso della civiltà Minoica al picco della sua gloria. L´isola vulcanica (i cui resti sono conosciuti come Santorini) è sita a soli 110 km da Creta, così sembrerebbe piuttosto ragionevole che la sua furia possa avere determinato la caduta del tanto celebrato popolo.

L´idea ha vacillato nel 1987 quando scienziati danesi che studiavano sedimenti rocciosi dalla cappa glaciale della Groenlandia, hanno riportato evidenze che Thera esplose nel 1645 a.C., circa 150 anni prima della data usualmente accettata. Questa stima pose così tanto tempo tra il disastro naturale ed il declino Minoico che il collegamento tra i due eventi fu fortemente revocato in dubbio, sembrando un´ipotesi troppo lontana dalla realtà.

Ora, scienziati della Columbia University, dell´Università delle Hawaii ed altre istituzioni, stanno riproponendo la validità del collegamento.

Nuove scoperte, mostrerebbero come la catastrofe di Thera fu molto più violenta di quanto finora stimato (molte volte maggiore dell´eruzione del 1883 del Krakatoa che uccise più di 36, 000 persone). Le ripercussioni culturali furono ugualmente ampie, investendo tutto il Mediterraneo orientale per decenni e forse per secoli.

"Deve avere avuto in impatto colossale" ha dichiarato Floyd McCoy, un geologo dell´Università delle Hawaii che ha studiato l´eruzione per decenni e che ha recentemente prospettato sia stata molto più violenta di quanto ritenuto in precedenza.

Gli scienziati hanno dichiarato che l´esplosione di Thera produsse ondate e nuvole dense per le ceneri vulcaniche, attraverso una regione vastissima, investendo le antiche città e flotte, determinando mutamenti climatici, rovinando i raccolti e provocando squilibri anche a livello sociale e politico. Per la Creta Minoica, gli scienziati vedono conseguenze dirette ed indirette. McCoy ha scoperto che le onde provocate dall´eruzione, che colpirono Creta, erano alte circa 15 metri, e spazzarono porti e flotte e danneggiarono seriamente l´economia marittima.

Altri scienziati hanno individuato danni indiretti, sul lungo periodo. Ceneri e riscaldamento globale dall´eruzione, causarono la perdita dei raccolti nel Mediterraneo orientale per lungo tempo, dicono, e la crisi agricola causò problemi sociali e politici che alterarono i rapporti commerciali minoici con i paesi vicini.

"Immaginiamo uno stato insulare senza collegamenti con il mondo esterno" ha dichiarato ad un meeting dell´Unione Americana per la Geofisica William Ryan, geologo dell´Osservatorio della Terra Lamont-Doherty, presso la Columbia,

Gli scienziati che hanno collegato Thera al declino minoico, hanno dichiarato che le evidenze sono ancora in via di definizione ed in alcuni casi appaiono imprecise. Perfino così, sarebbero già abbastanza stringenti da avere convinto molti archeologi, geologi e storici che le ripercussioni probabilmente si assommarono, inferendo un colpo mortale alla Creta Minoica.

Ricca e sensuale, sofisticata ed artistica, la cultura Minoica fiorì nell´Età del Bronzo approssimativamente tra il 3, 000 ed il 1, 400 a.C., la prima civiltà d´Europa di un certo livello. Sviluppò una primitiva forma di scrittura ed usò la sua abilità marittima per fondare colonie ed un impero commerciale.

L´archeologo inglese Arthur Evans chiamò la civiltà Minoica, da Minosse, il leggendario re. Il suo palazzo dissotterrato era ampio ed intricato, ed è stato chiaramente indebolito nella struttura da eventi catastrofici, inclusi fuoco e terremoti. Non lontano dall´isola vulcanica di Thera, o Santorini, gli archeologi hanno dissotterrato edifici minoici, artefatti, ed un´intera città, Akrotiri, seppellita sotto ceneri vulcaniche, come Pompei. Alcuni di questi affreschi, splendidamente preservati, ritraggono motivi ed animali egizi, suggerendo significativi contatti tra i due popoli.

Nel 1939, Spyridon Marinatos, un archeologo greco, propose l´´idea che l´eruzione avesse provocato il collasso della cultura minoica di Thera a Creta. Egli riteneva che i danni fossero diretta conseguenza di terremoti e tsunami. Mentre i geologi trovavano gli tsunami credibili, dubitavano del potere distruttivo dei terremoti di Thera, sostenendo che i terremoti di origine vulcanica tendono ad essere relativamente lievi. Il dibattito è rimasto aperto per decenni.

A metà degli anni ´60, gli scienziati che dragavano il fondo del Mediterraneo, hanno iniziato a notare uno spesso strato di ceneri che collegavano Thera all´eruzione. L´hanno potuta individuare per migliaia di metri quadrati. McCoy dell´Università delle Hawaii, allora presso l´Istituto Oceanografico di Woods Hole, a Cape Cod, Massachusetts, prese parte a queste scoperte, e ciò suscitò in lui un interesse per la storia di Thera che dura ancora oggi. Per la fine degli anni ´80, pubblicò un articolo sulla distribuzione delle ceneri.

Tali indizi hanno aiutato i geologi a stimare la quantità di materiale che Thera diffuse nel cielo e l´altezza della nuvola conseguente all´eruzione – fattori principali nell´Indice di Esplosività Vulcanica (VEI). La sua scala parte da zero per arrivare ad otto, ed è logaritmica, così che ogni unità rappresenta un aumento di dieci volte nel potere esplosivo. A Thera è stato attribuito un valore VEI pari a 6.0, come il Krakatoa del 1883.

La somiglianza con il Krakatoa, che giace tra Sumatra e Giava, ha offerto agli esperti una migliore visione del disastro di Thera. A dispetto del potere di Thera, le prove degli scienziati danesi sollevano dubbi circa i suoi collegamenti al declino Minoico. La loro data per l´esplosione di Thera, 1645 a.C., basata sulle ceneri ghiacciate in Groenlandia, è circa 150 anni precedente alla data consueta. Dato che la caduta minoica è solitamente datata al 1450 a.C., il lasso di tempo tra la causa e l´effetto sembra troppo grande.

Un'altra spinta si è avuta nel 1989 quando gli studiosi di Creta hanno trovato, sotto uno strato di ceneri di Thera, una casa che era stata sostanzialmente ricostruita in stile minoico. Ciò suggerisce che almeno una parte della cultura sopravvisse.

Nel 1996, un esperto come Jeremy Rutter, capo del dipartimento di studi classici a Dartmouth, ha giudicato il salto cronologico troppo estremo per qualsiasi collegamento. "Nessuna correlazione diretta può essere stabilita" tra il vulcano ed il declino minoico, ha concluso.

A parte i dubbi circa i collegamenti, gli scienziati hanno continuato a trovare nuove evidenze che suggeriscono che l´eruzione di Thera sia stata insolitamente violenta e distruttiva, per aree particolarmente ampie. Le mappe scientifiche disegnate negli anni ´60 e ´70 hanno mostrato come le sue ceneri precipitarono sopra quasi tutte le acque circostanti e tutte le isole egee. Nel 1990, le aree affette si sono addirittura estese, per includere le terre del Mediterraneo orientale, dall´Anatolia all´Egitto. Gli scienziati hanno trovato ceneri di Thera sul fondo del Mar Nero e sul delta del Nilo.

Peter Kuniholm, un esperto alla Cornell University nell´uso degli anelli degli alberi per stabilire le date, ha trovato alberi antichi in un tumulo sepolcrale in Anatolia, che ora è la parte asiatica della Turchia. Per mezza decade, questi alberi sono cresciuti tre volte più rapidamente del normale – apparentemente poiché il calare delle ceneri vulcaniche mutò le estati asciutte e calde in stagioni insolitamente fresche e umide.

Più interessato di sempre, McCoy dell´Università delle Hawaii, due anni or sono, inciampò in nuove evidenze che suggerivano come le ceneri di Thera caddero per un raggio insolitamente ampio. Nel corso di una missione sul campo ad Anafi, un´isola a circa 20 miglia ad est di Thera, trovò con sua delizia, che le autorità avevano appena tracciato nuove strade che esposero livelli di ceneri di Thera di circa 10 piedi di spessore – un ammontare sorprendente ad una simile distanza dall´eruzione. Ed i colleghi greci gli mostrarono un nuovo campione prelevato dal fondo del mare, a largo dalla costa greca, che suggerisce che le ceneri furono sospinte verso ovest molto più di quanto gli scienziati avessero creduto.

Considerando simili prove, McCoy ha calcolato che Thera ebbe una VEI di 7.0 –quel che i geologi chiamano un evento colossale ed esageratamente raro. Negli ultimi 10, 000 anni solo un altro vulcano è esploso con lo stesso tipo di violenza inusitata: Tambora, in Indonesia, nel 1816, che produsse una nuvola di ceneri nell´atmosfera superiore che rifletteva la luce indietro nello spazio, tanto da generare un anno senza estate. Il freddo portò alla rovina dei raccolti, fame e carestie perfino negli Stati Uniti, in Europa ed in Russia.

"Ho presentato queste evidenze la scorsa estate nel corso di un meeting" ha ricordato McCoy, "ed il commento dei vulcanologi è stato ´Hey, è stato probabilmente più ampio di Tambora´".

In articoli scientifici, Jan Driessen, un archeologo all´Università Cattolica di Leuven in Belgio, e Colin MacDonald, un archeologo alla British School di Atene, Grecia, hanno sostenuto che i mutamenti nell´architettura, conservazione, produzione di cibo, manifestazioni artistiche e la distribuzione delle ricchezze a Creta, implicano maggiori sommovimenti sociali, o forse una guerra civile.

Per il 1450 a.C., invasori micenei dalla Grecia presero il controllo di Creta, ponendo fine all´era Minoica.

Vi fu una distruttività che culminò "nel completo assorbimento dell´originaria cultura cretese in quella greca".