L´antica tradizione degli apicoltori della penisola messicana dello Yucatan rischia di andare perduta, a causa dei mutamenti culturali e della perdita dell´habitat.

Molto tempo prima che gli Europei introducessero l´ape da miele (Apis mellifera) nelle Americhe, gli apicoltori Maya raccoglievano il miele dai nidi di api senza pungiglione che abitavano la foresta tropicale.

"Per migliaia di anni, i Maya affinarono la loro conoscenza del comportamento delle api, ed appresero le molte proprietà del miele: dolcificante, antibiotico e ingrediente di alcuni alimenti maya" ha dichiarato l´esperto di api David Roubik.

I tipi di api usati dai Maya erano api meliponine dal corpo ampio, e tra esse la favorita era la "Xunan kab" o "Signora Reale" (Melipona beecheii) –una delle 500 circa specie di api senza pungiglione del mondo tropicale.

Nella tradizione maya i sacerdoti raccoglievano il miele in seno ad una cerimonia religiosa che si teneva due volte l´anno.

Invece, al giorno presente, la maggior parte degli apicoltori ha rimpiazzato le specie native con api da miele africane, che producono molto più miele. Nello Yucatan le api native sono dunque gravemente minacciate dalla deforestazione, dalla frammentazione della foresta e dagli uragani.

La Signora Reale era la sola ape che i Maya facevano riprodurre di routine, dividendo e spostando gli alveari. Questa tecnica è ancora praticata, ma gli apicoltori sono per lo più uomini anziani, che vivono in aree rurali con nessuno cui trasmettere la loro tradizione.

"Questa tecnologia è quasi perduta, e ci piacerebbe fosse ancora tramandata, non solo per assicurare la sopravvivenza della meliponicoltura come stile di vita, ma anche per evitare l´estinzione di un ceppo di api native" ha dichiarato Roubik.

Roubik e colleghi hanno recentemente pubblicato un manuale ampiamente illustrato, in Spagnolo e Maya, con istruzioni passo passo per la pratica di questa antichissima attività.