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25 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
Alernet
TRAFFICANTI DI DROGA INVADONO UNA CITTà MAYA IN GUATEMALA
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Trafficanti di droga armati hanno invaso una città maya in Guatemala, installando i loro accampamenti tra le piramidi e minacciando la ricerca archeologica.

Il sito di Piedras Negras, in una primitiva riserva nella giungla, nel dipartimento settentrionale di El Peten, è considerato uno dei più importanti dell´antico mondo maya.

Ma l´archeologo Stephen Houston, della Brown University di Rhode Island, ha dichiarato che i trafficanti di droga ne hanno ormai fatto la loro dimora.

"I narcotrafficanti operano lungo la valle del Fiume Usumacinta. Alcuni di loro si sono accampati di base a Piedras Negras, e questo è orribile" ha dichiarato Houston, che lavora al sito dagli anni ´90 ed è in contatto con le guardie forestali.

La città, costellata di piramidi, campi per il gioco della palla ed un palazzo, fu popolata per circa 900 anni, a partire dal VII secolo a.C. Situato nella parco nazionale della Sierra del Lacandon, la città è famosa per le sue numerose pietre incise, o stele, chiave per nella decifrazione dei geroglifici Maya.

Archeologi guatemaltechi hanno confermato la presenza di trafficanti di droga al sito.

Le forze di sicurezza hanno dichiarato che i trafficanti, ritenuti essere collegati al cartello messicano di Sinaloa e pesantemente armati, intendano tagliare le strisce di terra nella Sierra del Lacandon per aprire una nuova rotta di traffico dal Sud America.

La città si trova in una posizione piuttosto remota, e raramente è visitata dai turisti.

SUPERSTAR DELL´ARCHEOLOGIA

Houston, che descrive Piedras Negras come una delle "superstar dell´archeologia Maya", ha dichiarato che l´invasione minaccia l´archeologia ed i lavori di ricerca al sito.

"Queste persone, questi trafficanti di droga, vogliono gestire qualsiasi movimento nell´area" ha dichiarato.

Nessun progetto archeologico era previsto per quest´anno nella città, ma Houston teme che anche le future ricerche saranno pesantemente condizionate.

"Sta diventando una zona molto pericolosa in cui spostarsi, ed in cui lavorare, e nessuno vorrà più tornare a lavorare qui".