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12 Ottobre 2004 ARCHEOLOGIA
The State
REPERTI IN UN VILLAGGIO MESSICANO
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SANTIAGO MATATLAN, Messico – Gli antenati sulla collina non hanno lasciato documenti scritti. Fino all´arrivo di un team di archeologi di Chicago, nessuno sapeva davvero qualcosa riguardo a loro. E, stranamente, alcune delle urne che lasciarono dietro sé mostrano figure soprannaturali con due mani destre.

Malgrado ciò, questo piccolo villaggio spera che il collegamento con la comunità del VI secolo di Zapotechi sulla sommità del colle vicino, aiuterà a preservare il suo futuro del XXI secolo, o almeno a trattenere alcuni dei suoi giovani da partire alla volta degli Stati Uniti.

Con l´aiuto di un team del Field Museum di Chicago, un gruppo di giovani energici sta tentando di allestire un piccolo museo per la comunità ed esporre gli antichi reperti zapotechi dissotterrati dagli archeologi.

L´obbiettivo principale vuole onorare e preservare la storia dell´area. Ma il gruppo vuole anche riportare il villaggio sulla mappa turistica così da creare più lavoro ed evitare che le forze più giovani emigrino in cerca di fortuna.

Conosciuta localmente come "la capitale del mondo del mescal", una bevanda simile alla tequila, il villaggio fronteggia lo stesso piatto destino di altre località rurali del Messico. E la situazione potrebbe anche peggiorare, quando saranno ultimati i lavori per una nuova arteria di traffico, che devierà altrove i pochi turisti che si trovano attualmente a passare per la città.

Seppure possa sembrare un´idea innocua, e per di più produttiva, i promotori del Museo locale hanno dovuto affrontare una vera e propria battaglia, la scorsa primavera, per ottenere permessi ed autorizzazioni. Una volta ottenuta l´approvazione, il progetto ha offerto al Field Museum un´affascinante finestra sul modo in cui vengono prese le decisioni in un villaggio Messicano tradizionale.

"Questo museo è stato creato affinché la gente non si dimentichi di noi" ha dichiarato Abel Lopez, il proprietario di una fabbrica di mescal che lavorava al progetto. "Sarà un´attrattiva e forse un maggior numero di turisti visiterà il nostro villaggio, prima che scompaia con la nuova strada".

Seppure Santiago Matatlan abbia una popolazione ufficiale di 4, 000 abitanti, in realtà sembra che solo circa 2, 500 persone vivano realmente nel villaggio. Il resto lavora, o cerca lavoro, negli Stati Uniti.

Per molti anni, il villaggio è sopravvissuto con i raccolti di agavi per il mescal, che veniva poi imbarcato nella vicina Oaxaca o venduto ai turisti lungo l´autostrada. Ma ora altri investitori hanno sottratto loro molta parte di questo mercato e rimangono ormai solo 10 piccole fabbriche di mescal.

Oaxaca, a 45 minuti di macchina, è invece un ricco centro turistico. Le guide promuovono un circuito che passa presso Santiago Matatlan, con le ben note rovine Zapoteche a Mitla; per il villaggio di Teotitlan, famoso per la creazione di tappeti; per l´albero di 2, 000 anni di Tule e le sorgenti di zolfo a Hierve de Agua.

Gli archeologi, guidati da Gary Feinman, direttore del dipartimento di antropologia del Field Museum, ha svolto scavi sulla collina di El Palmillo dal 1997. Il team sta ricercando le abitazioni terrazzate della comunità zapoteca, per indizi sulla struttura e sulle ragioni della fine dell´impero che dominò la Valle di Oaxaca da 1, 300 a 1, 500 anni or sono.

Tra le scoperte vi sono scheletri, vasi di ceramica e perle da una tomba, urne che mostrano la figura della divinità di Cocijo ed un osso di coniglio scavato che può essere servito come una cannuccia da bevanda o come tubo per aspirazioni. Tutto questo è conservato in casse di cartone nella municipio del villaggio.

Quando gli si chiede del ritratto con due mani destre di Cocijo, Feinman spiega che la risposta al mistero potrebbe non essere così drammatica. "Avevano forse perduto il modello per la mano destra?" ha dichiarato.