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25 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
Salt Lake Tribune
La Collina dei Morti: gli archeologi impegnati a svelare i segreti della città
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Dall´alto di Città del Guatemala, il Parco di Kaminaljuya ricorda il buco di una serratura – una macchia insolitamente non inurbata all´interno di una metropoli brulicante, affamata di terra su cui estendersi.

Gli archeologi della Brigham Young University (BYU) ed altre istituzioni Statunitensi, stanno aiutando la loro controparte guatemalteca ad indagare a fondo la storia della zona, nella speranza di rilevare i segreti sepolti nelle profondità del parco. L´oasi nel cuore di una città di più di un milione di persone rappresenta l´ultima finestra di un´antica città mesoamericana che per prima salì al potere tra il 500 ed il 200 a.C.

Stephen Houston della BYU ha dichiarato che Kaminaljuya tradotto in linguaggio maya significa "Collina dei Morti", per via dei tumuli di terra sparsi per tutta l´area. Il nome originario della città è perso nel tempo, poiché sopravvivono solo pochi esemplari del sistema di scrittura della cultura.

Malgrado sia uno dei centri maggiormente popolati delle antiche Americhe, gli archeologi sanno poco riguardo a Kaminaljuya. Le informazioni tratte dal sito potrebbero aiutare a spiegare l´evoluzione della cultura nella regione e come anche le città della zona interagissero.

"Tutte le nostre risposte giacciono in mezzo al fango" ha dichiarato Houston.

Senza storie scritte da usare come guida, i ricercatori contano sugli oggetti e le costruzioni per ricostruire la storia della città, occupata già dal 1000 a.C. fino al suo brusco abbandono attorno all´800 d.C.

"E´ necessario riuscire a far parlare i manufatti in un modo differente, rispetto ad un sito per cui si è dotati di dati storici" ha dichiarato Houston. La maggior parte dei suoi lavori precedenti, consisteva nell´indagine di siti con una certa documentazione scritta, a guida del lavoro.

Un terremoto attorno al 1700 distrusse l´ex-capitale del Guatemala, e si dovette quindi procedere alla costruzione di Guatemala City presso Kaminaljuya, in una zona ricca di terre fertili da coltivare.

Con lo sviluppo di Guatemala City, iniziò la lenta invasione di Kaminaljuya, e si svilupparono scavi archeologici collegati ai progetti degli edifici. Le strutture urbane ora coprono la maggior parte della valle, lasciando il Parco di Kaminaljuya come antico avamposto in un mare di moderna urbanizzazione.

Houston è parte di un gruppo che include esperti dall´Università della Valle del Guatemala, che segue le orme di un tardo progetto di scavo degli anni ´50. Nel corso di queste prime ricerche, si recuperarono molti manufatti, ma poche informazioni utili, dal momento che non si sapeva come interpretare i documenti.

Il nuovo gruppo internazionale si trova tra i pochi gruppi cui è stato permesso di tornare al sito, ha dichiarato Houston. Da Luglio a Dicembre, i ricercatori hanno scavato dozzine di fosse di prova di 30 piedi di profondità, conosciute come "cabine del telefono".

Questi condotti scavati nel passato hanno aiutato i ricercatori a sviluppare una tavola cronologica per l´area ed indicare le aree meritevoli di ulteriori indagini. Le cabine telefoniche hanno restituito manufatti, come incisioni di volti umani e perfino una mano umana che stringeva del denaro, ha dichiarato Houston.

Malgrado il precedente gruppo avesse scoperto alcune strutture principali, la squadra di Houston si limitò a scavare le cabine telefoniche. I ricercatori sperano che il nuovo governo eletto in Guatemala permetta loro di scavare all´interno degli edifici nel corso della prossima stagione.

Zacahry Nelson, uno studioso laureato alla Pennsylvania State University che ha conseguito il suo dottorato post laurea alla BYU, ha dichiarato che le sale interne alle strutture potrebbero svelare indizi per una migliore comprensione di come i popoli Kaminalijuya vivessero ed interagissero con altre grandi città della regione.

"Speriamo, mediante i test di scavo, di trovare più esemplari di monumenti con scritture all´interno" ha dichiarato Nelson.

L´architettura della zona, solleva domande circa un eventuale collegamento tra Kaminaljuya e Teotihuacan, la città imperiale situata circa 700 miglia a nord, nel Messico. Alcuni edifici a Kaminaljuya ricordano lo stile architettonico di quello di Teotihuacan.

Potendo solo camminare per raggiungere i siti, sarebbero stati necessari significativi sforzi per spostarsi da una città dall´altra, ha dichiarato Nelson.

George Cowgill, un archeologo della Arizona State University che non è coinvolto nel progetto, ha dichiarato che l´influenza di Teotihuacan su Kaminaljuya ha generato controversie.

E´ possibile che Kaminaljuya copiò semplicemente lo stile dei loro distanti amici al nord, perché gli piaceva? O forse che un esercito proveniente da Teotihuacan, attorno al 400, conquistò Kaminaljuya e per circa un secolo ne influenzò gli stili?

Dopo che Teotihuacan fu abbandonata alla fine del ´600, Kaminaljuya fiorì, raggiungendo anche i 10, 000 abitanti, fino a che fu poi abbandonata circa 200 anni più tardi. Le evidenze archeologiche potrebbero contenere indizi circa la caduta di Kaminaljuya, secondo Houston.

Malgrado il significato storico del parco municipale, Kaminaljuya non è una destinazione turistica. E´ comunque molto popolare tra i locali.

Houston sostiene vi sia urgenza di scavi al sito, e che il nuovo governo dovrebbe decidere di preservare il parco per le generazioni a venire. Questo progetto potrebbe anche offrire il contesto per ulteriori e più approfonditi scavi archeologici.