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9 Agosto 2000 ARCHEOLOGIA
Russ Oates National Geographic News
Una stele di pietra racconta le guerre dei Maya
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Un pannello di pietra del peso di 3000 libbre, che riporta la cronaca del tumultuoso regno di un re Maya vissuto 13 secoli fa, è stata dissotterrata alla base di una piramide che domina la giungla di quello che è adesso il Guatemala.

Nel corso di un´operazione in parte finanziata dalla National Geographic Society, Stephen Houston, un professore di antropologia alla Brigham Young University, e Hector Escobedo, della Guatemala´s Universidad Del Valle, hanno trovato il pannello nell´antica città Maya di Piedras Negras.

Nessuno aveva mai fatto caso alla stele, che giaceva rovesciata probabilmente da quando era precipitata dalla sua sede nel crollo della regione Maya, attorno all´800 d.C., e scivolata lungo il fianco della piramide, tomba del re.

"Questo pannello è la più importante scultura scoperta in quest´area da 65 anni" ha detto Houston. E´ uno dei più grandi pannelli incisi di geroglifici mai trovati nell´area Maya.

Il pannello racconta la vita di Itzamk´anahk K´in Ajaw e dei suoi 47 anni di regno su Piedras Negras. Houston dice sia il più lungo regno conosciuto nella regione. Secondo quanto riportato sul pannello, il re aveva assunto il potere nel 639 d.C. e lo aveva mantenuto fino alla sua morte nel 686. La parte più insolita è proprio l´età del re quando cominciò il suo regno.

"Salì al trono a soli 13 anni – come Luigi XIV" ha riferito Houston. "E fu proprio come i sovrani francesi, che regnavano per periodi eccezionalmente lunghi."

TEMPO DI TUMULTI

Il pannello racconta che i primi 25 anni di questo regno furono pacifici. Una battaglia nel 664 diede però inizio ad un periodo di intensi tumulti per la gente di Piedras Negras. Nei successivi cinque anni, si ebbero altre due battaglie. Molta parte del pannello è dedicata a questi confronti.

"Si poteva pensare che le scene che mostrano i popoli vicini fatti prigionieri (raffigurati con grande gusto estetico, e questo è poco chiaro se lo si confronta alla durezza della figura del re) si riferissero alla fine di questa serie di battaglie" ha detto Houston parlando del pannello. "I prigionieri erano apparentemente catturati come ostaggi, ma era proprio allora -secondo quanto mostrano le immagini scolpite sulla roccia- che venivano, con tutta probabilità, offerti in sacrificio"

Apparentemente il re sopravvisse a questo difficoltoso periodo, perché non fu seppellito prima di 17 anni dalla fine dell´ultima battaglia, nella piramide eretta in suo onore. Fu suo figlio, Yo´nalahk che fece erigere il monumento in memoria, dice Houston.

NON SOLO UNA NUOVA STELE

Conformemente ad altre nella stessa regione, la piramide fu eretta in due fasi. Da quanto è dato leggere delle iscrizioni sul pannello, si crede che la prima porzione della piramide sia stata costruita al tempo del seppellimento del re, nel 686. Houston dice che il secondo stadio coincide con il rituale re-ingresso nella tomba, nel 706.

Il pannello era passato del tutto inosservato. Per anni, il sito era stato inaccessibile a causa dei conflitti interni in Guatemala. L´area fu finalmente aperta nel 1997, ma il pannello rimaneva ben nascosto, giacendo rovesciato.

"Questo pannello è significativo per l´insolita lunghezza della sua iscrizione, che è da cinque a dieci volte più lunga della maggior parte degli altri testi" ha detto Houston. "Ed è inaspettatamente piena di dettagli storici, un notevole spaccato della società guerresca dell´america pre-colombiana."