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15 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
Reuters
IL CROLLO DEL MURO DI GERUSALEMME CREA TENSIONI TRA EBREI E MUSULMANI
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GERUSALEMME – Il crollo di parte del Muro Occidentale di Gerusalemme nel corso di una rara bufera di neve ha riacceso un focolaio di polemiche tra gli ecclesiastici Ebrei e Musulmani, quando un rabbino ha definito "miracoloso" il fatto che nessun fedele sia rimasto ferito.

Il crollo - nella tarda giornata di domenica (15.02) - di un´alzaia nel luogo in cui le donne ebree pregavano, al sito comunemente noto come "Muro del Pianto", ha costretto la folla dei fedeli ad una fuga precipitosa.

L´autorità musulmana per l´area, il WAQF, ha individuato la causa del crollo nella vicina costruzione israeliana; ma un architetto israeliano ha dichiarato che è stata la costruzione degli arabi a rendere il muro instabile.

Gli ingegneri stanno anche verificando se all´origine della frana non possa essere il piccolo terremoto della scorsa settimana.

L´archeologa israeliana Eilat Mazar ha dichiarato che si tratta della quinta volta in due anni che parte del muro inizia a cedere, a franare o a spaccarsi, come risultato di quel che lei definisce "costruzione sregolata" da parte del WAQF – un´accusa che le autorità ecclesiastiche musulmane respingono.

"Per quanto ci riguarda, la maggior parte del Tempio stesso è a rischio di crollo... il terremoto ha certamente causato più danni, ma nessuno si preoccupa di verificare" ha aggiunto.

Le donne ebree pregano separatamente dagli uomini ed una divisione è stata attuata nel settore maschile per permettere alle donne di pregare almeno fino a che l´area sarà resa sicura dopo il crollo.

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