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15 Maggio 2003 ARCHEOLOGIA
archaeology.org
Aggiornamenti da Baghdad
tempo di lettura previsto 4 min. circa

La CNN e la BBC hanno riportato il recupero di circa 40, 000 manoscritti e 700 oggetti. Non è chiaro, comunque, se questi recuperi siano stati effettuati dalle truppe USA e personale di supporto, o se provengano da volontarie restituzioni da parte dei residenti di Baghdad, o sia invece materiale messo al sicuro dagli imam.

Il racconto della CNN sostiene che i recuperi lasciano "forse solo una dozzina di pezzi chiave mancanti". Simili dichiarazioni, però, prima che sia iniziata una sistematica operazione di inventario al museo, è quantomeno avventata.

Il rapporto della Associated Press offre una migliore versione della situazione al museo.

Trevor Watkins, professore di Preistoria del Vicino Oriente all´Università di Edinburgo, sostiene che le valutazioni sulle perdite siano ottimistiche e di molto sottostimate in una lettera al quotidiano The Scotsman.

Una raccolta di storie risalenti agli anni passati circa la distruzione di arte e musei in Iraq è ora disponibile sul sito della Art Journal.com ( http://www.artsjournal.com/hotissues/20030418-4943.shtml ) e vi è adesso un sommario on-line di quanto è conosciuto, e quanto resta invece ignoto, circa la sorte delle biblioteche e degli archivi a Baghdad, Mosul, Bassora, ed altrove in Iraq.

9 maggio

Tratto dal rapporto della Associated Press: "A Baghdad, esattamente un mese dopo che le truppe USA hanno fatto crollare la statua di Saddam, ufficiali civili degli Stati Uniti hanno dichiarato di avere raggiunto i saloni principali della banca centrale, ottenendo alcune chiavi e combinazioni, ed inviato al loro interno gli investigatori iracheni. Le sale sembrerebbero essere sfuggite ai saccheggi, hanno riferito gli ufficiali del Dipartimento del Tesoro USA nel corso di un briefing. Hanno dichiarato che le sale di sicurezza contengono dollari statunitensi, dinari iracheni, oro e oggetti prelevati dal museo e posti lì per sicurezza. Tutto era stato invaso dall´acqua. "Siamo scesi e abbiamo dovuto muoverci immersi nell´acqua" ha dichiarato George Mullinax, un ufficiale del Tesoro che svolge funzioni di consigliere anziano nella banca centrale. Non è chiaro da dove l´acqua sia potuta arrivare."

Collegamenti a varie dichiarazioni, storie, e siti web relativi possono essere trovati nella sezione Iraq Cultural Heritage Crisis ( http://www.aam-us.org/hottopics.cfm?mode=list&id=24 ) del sito dell´Associazione Americana dei Musei.

Le raccomandazioni finali del Meeting dell´Interpol del 5-6 maggio, possono essere scaricate in file pdf leggibile con Acrobat reader al sito: http://www.interpol.int/Public/WorkOfArt/Iraq/finalRecommendations.pdf

L´Interpol ha anche pubblicato on line immagini di oggetti mancanti del museo.

I membri del congresso Phil English (Pennsylvania) e James A. Leach (Iowa) hanno introdotto l´Atto per la Protezione del Patrimonio Culturale dell´Iraq, e la legislazione intende occuparsi del recupero, restituzione e protezione del patrimonio culturale iracheno. L´atto è sostenuto dall´Archaeology Institute of America (AIA) e dalla Società per l´Archeologia Americana. Il testo completo può essere letto sulla sezione di informazioni legislative del sito web del Congresso. E´ sufficiente cercarlo sotto la sigla HR 2009 ( http://thomas.loc.gov/ )

12 Maggio

Un articolo apparso sul Times di Londra riporta una straordinaria protesta attuata dagli impiegati del Museo di Baghdad lo scorso sabato. "Cinquanta impiegati del museo hanno organizzato una protesta nel corso della quale hanno sventolato cartelloni sotto il naso degli investigatori americani, sui quali si leggeva che Jabir Khalil, direttore dell´Istituto iracheno di Stato per il Patrimonio e le Antichità, era un ´dittatore´ ed un ´ladro´."

La stessa storia cita Donny George: "I saccheggiatori hanno fatto irruzione nelle sale di conservazione, in un´area specifica, e rimosso piccoli oggetti di alto valore. Ciò mostra una certa preparazione." Ma George, che ha detto che come i ladri siano riusciti a fare irruzione deve ancora essere determinato, non accusa i suoi colleghi di complicità.

In un articolo comparso nel Los Angeles Times lo scorso sabato, e nell´edizione odierna del Boston Globe, viene citato il Colonnello Matthew Bogdanos, capo del gruppo USA che indaga sui saccheggi. Questi avrebbe commentato la scorsa settimana: "Nel più remoto angolo del più remoto edificio, hanno riempito 90 casse degli oggetti più agevolmente trasportabili. Questi ladri avevano una conoscenza profonda del museo e delle sue pratiche di conservazione dei reperti". Nel contempo gli ufficiali giordani continuano ad intercettare oggetti culturali, incluse antichità del museo, al confine.

Salon.com ( http://www.salon.com/tech/feature/2002/05/11/sumerian/print.html ) ha riportato un buon articolo relativo alle tavolette cuneiformi e a siti d´asta on line, dove "gli artefatti dell´antico mondo sumero – alcuni dei primi esemplari di scrittura umana – sono svenduti come produzioni su scala industriale. E queste testimonianze del passato sono sorprendentemente a basso costo: meno di una spilla del 1960 del Club di Topolino!