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25 Agosto 2004 ARCHEOLOGIA
Las Vegas Sun
LO SCAVO DI RENO SVELA REPERTI PREISTORICI
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RENO, Nevada – Lo scavo per la creazione di una linea ferroviaria sotterranea, nella parte bassa della città di Reno, ha rivelato un inatteso tesoro archeologico – un sito preistorico che potrebbe risalire a 4, 000 anni or sono, e che non ha eguali in tutto lo stato.

Circa 80 siti storici erano stati trovati sino ad ora, e così l´allungarsi dei tempi e i lavori addizionali non previsti necessari per il sito archeologico, hanno esaurito il finanziamento di 220, 000$ in contingenza per i lavori imprevisti. Il Consiglio Cittadino della città di Reno sta considerando la proposta di uno stanziamento addizionale di 600, 000$.

Un portavoce del Consiglio ha dichiarato che la città può affrontare le spese extra per via degli inattesi introiti prodotti dalla locazione della terra, cui la città è stata condannata per lo scavo da 282 milioni di dollari che interrerà le linee ferroviarie di Reno, che attualmente bisecano la città.

Mark Demuth, titolare della ditta appaltante MADCON Consultation Service, ha dichiarato che i fondi aggiuntivi saranno usati per studiare il sito prima che venga distrutto dalla costruzione della ferrovia.

La città è obbligata dalla legge federale a finanziare lo scavo, poiché lo scavo è stato parzialmente sostenuto dell´autorità federale.

Il sito, lungo l´estremità meridionale dello scavo, è unico e permetterà agli archeologi di comprendere come gli abitanti della zona usassero la stessa località migliaia di anni or sono.

Mentre alcuni reperti, come pietre da macina e focolai sembrano datarsi a circa 700 anni, altri trovati più in profondità nel terreno sembrerebbero risalire a 4, 000 anni or sono. La datazione al radiocarbonio sarà condotta sui manufatti per una lettura più precisa di quanto tempo addietro i popoli abitassero la zona.

I popoli preistorici probabilmente usarono l´area ripetutamente nel corso di lunghi periodi di tempo, per la sua vicinanza al Fiume Truckee come fonte di cibo, ma anche poiché il fiume serviva come naturale via di trasporto per una società nomade. Nel corso di migliaia di anni, il fiume straripò più volte, coprendo gli accampamenti con melma fine, ha spiegato Stoner.

Negli anni successivi, i popoli probabilmente ritornarono nell´area ed impiantarono altri accampamenti, creando nuovi strati di prove. Quando il fiume tracimò ancora, il processo si ripeté. Stoner ha fino ad ora individuato almeno cinque strati.

"Questo è un sito archeologico di classe mondiale" ha dichiarato. "E´ la classica situazione di stratificazioni successive di siti."

Una delle scoperte più significative sono i resti di un´abitazione databile a 1, 300 anni, che prova che i popoli usarono il sito attraverso periodo prolungati. "Una struttura a cupola con una depressione su un piccolo focolaio o camino" ha dichiarato Stoner. "Così doveva sembrare una struttura invernale".

Il progetto non ha interferito con lo scavo della trincea, e le operazioni continueranno per altre sette settimane, mentre circa 14 archeologi lavoreranno a tempo pieno per rimuovere i detriti negli strati spessi un centimetro circa, e catalogheranno il territorio e le pietre bruciate, le punte di proiettile e le ossa di animali, tra le altre scoperte.

Demuth ha dichiarato che aver trovato questi reperti intatti è stata solo questione di fortuna. Il sito è rimasto indisturbato per circa 130 anni poiché le strade ferrate vi correvano direttamente sopra; ed è ancora un caso che il Fiume Truckee non lo abbia spazzato via quando ha mutato il suo corso. Quando gli europei si spostarono nel Nevada settentrionale - alla metà del XIX secolo - gli archeologi considerarono qualsiasi cosa precedente al 1849 come preistorica.

Steve Night Hawk, un membro del comitato culturale della Colonia Indiana di Reno, sovrintende ai lavori come responsabile culturale.

Il sito è sorvegliato 24 ore su 24. E´ ampio circa 100 piedi da est ad ovest e 10 piedi di profondità. Il confine settentrionale è sconosciuto e non sarà mai scoperto, perché si trova su un terreno privato, ha spiegato Stoner.

La profondità e l´ampiezza sconosciute del sito rendono impossibile scavare l´area intera, così ci si limiterà ad un 25%.

Il resto sarà seppellito sotto le nuove strutture.