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15 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
canada.com
Le grotte di Carlotta rivelano antichi artefatti
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VANCOUVER –Una spedizione di scavo presso le Isole della Regina Carlotta sembrerebbero aver trovato le massicce antiche ossa di un grizzly- specie di orso da lungo tempo assente sulle isole – ed la base di una punta di lancia che potrebbe rappresentare il più antico artefatto umano sulla costa della British Columbia.

La punta di lancia di quarzo potrebbe risalire a 11, 000 anni or sono, secondo lo strato di sedimenti nel quale è stata trovata, avvalorando ulteriormente la teoria che i primi umani migrarono lungo la costa del Nord America via acqua, piuttosto che camminando lungo la terraferma attraverso un corridoio libero dai ghiacci.

"Potrebbe trattarsi del sito più antico sulla costa della British Columbia" ha dichiarato l´archeologo canadese Daryl Fedje, paragonandolo con altri antichi siti simili che si datano a circa 10, 300 anni, sull´Isola del Principe di Galles in Alaska, 10, 500 sul Lago Charlie presso Forte St.John, e quasi 11, 000 anni sull´Isola di Santa Rosa, California.

"Si tratta di una scoperta molto interessante, e molto emozionante al tempo stesso. Ma è ancora preliminare. C´è ancora parecchio da esplorare per sapere come i reperti possano essere relazionati. E´ una storia complessa – la grotta ed i sedimenti."

I risultati della spedizione svoltasi nel mese di luglio, sono stati presentati al Can West News Service; il gruppo di lavoro comprendeva una combinazione di nove scavatori, archeologi, paleontologi e nativi di Haida, che conoscono le Isole di Carlotta a largo della costa nord-occidentale della British Columbia come Haida Gwaii.

"E´ da sviluppare un ambizioso programma di scavo" ha dichiarato Paul Griffiths, capo della spedizione per la British Columbia, lungo il fiume Campbell. Potremo così riuscire a trovare delle conferme al fatto che gli antichi abitatori che usavano le lance fossero tra i primi umani sulla costa, probabilmente nell´emisfero."

Questa è la quarta spedizione annuale alle grotte, conosciute semplicemente come K-1, situate sulla lontana Isola di Moresby a largo del Parco Nazionale di Gwaii Haanas nell´antica foresta e ad almeno 500 metri dalla linea di costa.

Fino ad ora, solo un chilometri di gallerie nelle grotte – che variano da piccoli cunicoli ad ampie camere – sono state mappate o esplorate. L´acqua scorre all´interno delle grotte da una sorgente nella roccia sottostante, e meravigliose figure di cascate si gettano da altezze anche fino a cinque metri.

L´esatta locazione non è stata resa nota per proteggere le grotte da esplorazioni non autorizzate e per il pericolo di rimozione di artefatti di valore. Nel 2001 una spedizione alle stesse cave aveva trovato le ossa di un orso bianco databili a 17, 000 anni or sono – le più antiche scoperte sino ad ora nella British Columbuia.

I ritrovamenti sollevano l´idea potenziale che gli orsi potrebbero essere sopravvissuti all´ultima era glaciale in una sorta di "rifugio dai ghiacci" sulle Isole, ha dichiarato Griffith.

La spedizione di quest0estate ha dissotterrato le ossa del grizzly ad almeno 50 metri di profondità nella roccia. La punta di feccia è stata trovata poco lontano, ma in sedimenti più rifondi, suggerendo che potrebbe essere stata usata per uccidere un altro osso, qualcosa come 11, 000 anni or sono.

Il quarzo usato per la lancia non è conosciuto per essere presente sulle isole.

I ricercatori stanno ancora attendendo gli esiti della datazione al radiocarbonio ed il test del DNA, ma confidano che un massiccio omero e mandibola suggeriscono che il grizzly pesasse almeno 700 chili.

Nessuno sa per certo perché solo gli orsi bruni, e non i grizzly, vivano ancora sulle Isole di Carlotta, ma una teoria è che dopo l´ultima era glaciale il terreno con tundra favorito dai grizzly di mutò in un habitat di foresta preferito dagli orsi bruni. Certe isole nel sud est dell´Alaska ospitano orsi bruni in esclusiva ed altre grizzly.

Comunque gli umani potrebbero avere affrettato l´estinzione dei grizzly. Nuove ricerche in Francia suggeriscono che la competizione per le grotte potrebbe aver portato gli umani a sterminare gli orsi delle antiche cave.

Come parte della spedizione della scorsa estate, il team ha misurato la torbidezza determinata dagli scavi per assicurarsi che i pesci nelle correnti in basso non ne venissero influenzati negativamente, e hanno rilevato le temperature delle cave, il disossido di carbonio e la velocità del vento. Le spedizioni future si estenderanno a cave di maggiore altitudine.