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17 Giugno 2002 ARCHEOLOGIA
Ananova
Ippodromo romano trovato in Israele
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Gli archeologi israeliani hanno scoperto quelli che ritengono essere i resti di uno stadio dei tempi di Gesù, dove in migliaia assistevano a corse di cavalli e giochi di guerra.

Lo stadio costruito dagli ebrei, sulle rive del mare di Galilea, potrebbe anche avere ospitato migliaia di prigionieri la battaglia persa dai romani, hanno riferito gli archeologi, citando gli scritti dell´antico storico ebreo, Flavio Giuseppe.

Lo stadio è stato scoperto presso Tiberiade, un´antica città costruita dai Giudei. La maggior parte di esso non è ancora stata dissotterrata, ma Moshe Hartal, l´archeologo che sovrintende agli scavi, ha riferito che potrebbe essere lungo circa 200 iarde.

L´ampia dimensione della struttura, la forma semicircolare dei suoi muri ad un´estremità e le fondazioni usate come sedili, inducono alla conclusione che l´edificio fosse uno stadio, probabilmente quello descritto dallo storico.

L´archeologo Ehud Netzer dell´Università Ebrea ritiene che in una sezione vi si svolgessero gare di barche e giochi di guerra acquatici nel tardo periodo, probabilmente nel corso del terzo secolo, dal momento che sono state trovate tracce di fango.

La struttura è apparentemente il sito descritto da Giuseppe dove, nel 67 d.C., 37.000 prigionieri ebrei furono condottoti dopo aver perso contro i romani una battaglia navale nel vicino Mare di Galilea, secondo quanto riferito dal sig. Hartal.

I prigionieri anziani e malati furono giustiziati subito, mentre i più forti furono venduti come schiavi.