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26 Marzo 2002 ARCHEOLOGIA
The Jerusalem Post
Il WAFK fissa il muro del Monte del Tempio
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Gerusalemme – Un anno e mezzo dopo che le verifiche tecniche condotte dall´Autorità dei Beni Culturali sul muro meridionale del Monte del Tempio, hanno mostrato che alcune sezioni sono a rischio di crollo, l´ente Musulmano WAFK ha iniziato i lavori di riparazione di una sporgenza nel muro esterno, secondo quanto dichiarato da Adnan Husseini, direttore del WAFK.

"I nostri operatori stanno lavorando senza posa e hanno già completato il 20% del restauro" ha dichiarato Husseini, aggiungendo che spera che i lavori saranno completati entro la fine dell´anno.

Jon Seligman, archeologo regionale di Gerusalemme per l´Autorità dei Beni Culturali, incaricato ufficiale della preservazione e tutela del sito, ha detto di essere a conoscenza dei lavori, ma ha rifiutato ogni ulteriore commento, come anche la polizia di Gerusalemme.

Fonti non ufficiali hanno riferito che l´Autorità per i beni Culturali avrebbe raggiunto un accordo tacito con il WAFK, permettendo loro di riparare il muro.

Seligman lo scorso anno aveva dichiarato che il problema doveva essere "affrontato il prima possibile" e che "ovviamente non si poteva pensare di procedere senza instaurare una qualche forma di cooperazione con la fazione opposta".

Ma la decisione di permettere che fosse il WAFK a portare avanti i lavori di riparazione è stata contestata nei giorni scorsi da altri archeologi. "Le stesse persone che sono responsabili della distruzione del Monte del Tempio, sono ora sotto contratto per lavorare al muro meridionale" ha riferito il dottor Eilat Mazar dell´Università Ebrea, un membro del Comitato contro la Distruzione delle Antichità del Monte del Tempio.

Nell´anno 2000, l´Autorità per i Beni Culturali ha svolto una serie di test, dopo che erano state notate alcune sporgenze sospette sul muro meridionale, probabilmente determinate dai lavori di costruzione condotti dal WAFK nelle Stalle di Salomone, situate proprio sotto il sito. Il WAFK ha, infatti, in progetto di convertire l´area in una moschea.

"Se non trattato, il problema sarà fonte di pericoli nel medio termine, ed un eventuale crollo potrebbe causare danni irreversibili alla struttura" ha riferito nello scorso mese di luglio un portavoce delle Autorità.

Il rigonfiamento sul muro si estende per un´area di circa 190 metri quadrati. Il suo centro si trova 130 metri ad ovest dell´angolo sud orientale del muro, a 9.5 metri sotto la sommità.

Nei giorni scorsi, attrezzi da lavoro, un carrello elevatore e lunghi pali d´acciaio sono stati visti lungo il lato del muro meridionale sopra il giardino archeologico. L´area è ora sorvegliata da due ufficiali di polizia, che hanno chiesto ai giornalisti di allontanarsi.