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3 Ottobre 2002 ARCHEOLOGIA
LŽUnione Sarda
Tesoro d´argento in Sardegna
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Il 2 ottobre il sindaco di Padru, Antonio Satta ha informato gli organi di informazione, delle eccezionali scoperte effettuate in pochi mesi di studi e scavi dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Sassari e Nuoro, nel sito archeologico presso i ruderi della chiesetta di Santu Miali (dedicata a San Michele Arcangelo) nelle vicinanze del paese. Gli archeologi hanno portato alla luce una grande necropoli formata da 20 Dolmen, che è unica in Sardegna, e che attende di essere ulteriormente scavata e studiata. Durante i sopraluoghi, si è scavato anche all'interno della chiesetta di Santu Miali, dove sotto l'altare è stato trovato l'altro ieri, un ingente tesoro costituito da 3500 "Genovini", monete d'argento coniate dalla Repubblica di Genova tra il 1100 e il 1300. Si cercherà di capire come e quando questo tesoro è stato depositato sotto l'altare della chiesa, la data probabile è collocabile intorno al 1200, quando la costa orientale della Sardegna subiva gli attacchi dei pirati saraceni, il territorio di Padru si trova a pochi chilometri da San Teodoro, dove probabilmente si trovava una guarnigione di soldati genovesi che a quel tempo difendevano queste terre, quindi potrebbe trattarsi delle paghe dei soldati, o anche dei tributi pagati ad un esattore, forse rubati e nascosti in fretta, ma colui che le nascose non tornò più. Le monete si trovano quasi tutte in eccellente stato di conservazione. A Dicembre è previsto l'allestimento di una mostra che illustrerà le eccezionali scoperte effettuate nel territorio di Padru.