sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
14 Febbraio 2002 ARCHEOLOGIA
The Jerusalem Post
Saccheggiatori di tombe catturati a Gerusalemme
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Gli agenti dell´Autorità per le Antichità di Gerusalemme hanno arrestato tre Palestinesi che, muniti di zappe e vanghe, profanavano una tomba risalente al tempo di Gesù.

I tre operavano al Gai Ben-Hinnom, aka Gehinnom nella tradizione ebraica, un termine che indica metaforicamente il luogo di tormenti per i dannati dopo la morte. Si tratta di un´erta scoscesa che circonda i versanti occidentale e meridionale della Città Vecchia, e che si è guadagnata la reputazione, in tempi antichi, di sito usato per sacrifici umani e altre atrocità.

Ma nel primo secolo è divenuto il sito di alcune delle tombe più famose di Gerusalemme, e molte persone appartenute agli alti ranghi si crede siano stati sepolti lì, incluso l´alto Sacerdote del Secondo Tempio.

Gli archeologi hanno potuto dissotterrare solo alcune delle tombe, e all´inizio dell´anno hanno scoperto un raro foglio risalente a circa 2000 anni or sono.

"Si tratta di una scoperta eccezionale, per il suo stato di preservazione. E´ qualcosa che proviene direttamente dal tempo di Gesù" dice Amir Ganor, capo dell´Unità di Prevenzione dei Furti di Antichità.

Ganor spiega che la ricchezza delle grotte incustodite ha reso il sito una grande attrazione per i profanatori di tombe, e l´unità da lui capeggiata ha ingaggiato da anni una difficile battaglia. Questa settimana, sono stati in grado di catturare tre delinquenti, nell´atto di aprire una tomba presso il Monastero di Haq al-Dama.

Si tratta di tre ventenni, che hanno confessato di avere tentato di irrompere nell´antico sito sepolcrale. Due sono stati rilasciati in attesa di giudizio, ma il terzo è stato trattenuto in arresto in quanto evaso, e con altri carichi penali pendenti.

Il furto di antichità è punibile con una pena fino a tre anni di carcere, ma i giudici raramente applicano la condanna reclusiva, preferendo pene alternative. Ganor però ritiene che questo comportamento dell´autorità giudiziaria abbia incoraggiato i saccheggiatori, specie lungo la cosiddetta Linea Verde.