L´Arabia Saudita è stata accusata di un "massacro culturale" simile a quello dei Talebani dopo la demolizione di una costruzione di grande rilievo storico.

In tal luogo sarà costruito un centro ricreativo da parte dell´impresa di costruzioni appartenente alla famiglia di Osama bin Laden.

Il castello, costruito alla Mecca circa 220 anni or sono dagli Ottomani, è stato demolito nonostante le vibranti proteste.

Gli archeologi sostengono si trattasse di uno dei simboli architettonici del territorio, per via della sua particolare posizione sulla cima di una collina, per la sua progettazione e le fortificazioni.

Il quotidiano The Times riferisce che anche i Turchi hanno manifestato il loro disappunto, poiché ritengono che si voglia dissipare di proposito la memoria del loro glorioso Impero Ottomano.

Il Ministro turco per i Beni culturali, Istemihan Talay, ha paragonato l´evento alla demolizione delle statue dei Buddah in Afghanistan da parte del regime Talebano.

Le autorità saudite difendono invece la decisione, e sostengono che sia necessario ricavare nuove aree a seguito del crescente numero di pellegrini che visitano i templi sacri alla Mecca ogni anno.