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11 Gennaio 2017 ARCHEOLOGIA
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un pezzo d'Egitto nel cuore delle Ande
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

A ridosso di un dirupo sulla Cordigliera delle Ande, qualcuno ha intagliato una porta con precisione maniacale nel fianco della montagna. Poi, ha creato un altare modellando un affioramento di roccia blu con la stessa precisione. In entrambi i casi, lo stesso design compare sia in Persia che in Egitto. Ecco l'indecifrabile sito di Naupa Iglesia.

Fino a pochi anni fa nessuno sapeva della sua esistenza, eppure è uno dei più affascinanti ed enigmatici siti di tutta l'America precolombiana.

Il complesso di Naupa Iglesia (Tempio degli Antichi) si trova a ridosso di un dirupo delle Ande, nel territorio di Choquequilla, Perù.

Oltre a poche immagini piuttosto intriganti, si sa molto poco su questo straordinario complesso. Per chi è interessato, le coordinate del sito sono: 13.2977461S; 72.2551421W.

Si tratta di un monumento unico nel suo genere. La prima cosa in cui si imbatte il visitatore è un altare monolitico scolpito con precisione millimetrica nella roccia viva.

Le decorazioni dell'altare ricordano quelle viste nella fontana di Ollantaytambo, il sito più famoso della regione, distante da Naupa Iglesia solo pochi chilometri, tanto da pensare che siano state realizzate dalla stessa civiltà.

Ciò che lascia molto più perplessi è ciò che si trova all'interno della montagna: una porta scavata nella roccia, geometricamente perfetta.

Nella cultura Inca, i Ñaupas erano gli abitanti del mondo ultraterreno ed erano capaci di viaggiare nello spazio utilizzando alcuni luoghi sacri, come la porta di Puerta de Hayu Marca.

La porta scavata nella roccia sembra davvero l'accesso per un altro mondo. Secondo la tradizione, bisognava essere in posseso di poteri magici per attraversarla.

L'altare è in qualche modo collegato alla porta, quasi come fosse una 'console' da cui controllare l'apertura e la chiusura della porta.

Ciò che domina tutto il complesso di Naupa Iglesia è il soffitto della grotta, modellato con precisione millimetrica per creare due diverse angolazioni specifiche: 60° e 52°.

C'è un solo un altro posto almondo dove questi due numeri appaiono fianco a fianco: gli angoli di inclinazione della Piramide di Cheope (52°) e della Piramide di Chefren (52°) nell'altopiano di Giza, Egitto.

Il sito presenta notevoli danneggiamenti causati dai cercatori di tesori del secolo scorso, i quali, senza scrupoli, si sono fatti strada con la dinamite attraverso la roccia. L'altare porta i segni di tale ottusa devastazione.

Benchè l'archeologia classica dica il contrario, è veramente difficile attribuire la creazione del sito di Naupa Iglesia agli Inca, così come il resto di siti simili presenti nella regione.

La precisione delle incisioni nella roccia fa impallidire le creazioni attribuite agli Inca del 14° secolo. In realtà, gli Inca hanno semplicemente ereditato, utilizzato, e in qualche caso modificato, siti megalitici che esistevano già da migliaia di anni.

Lo stile di Naupa Iglesia è coerente con quanto visto a Cuzco, Ollantaytambo e Puma Punku, tutti siti che la tradizione attribuisce al dio costruttore Viracocha, comparso a Tiahuanaco (sito che l'archeoastronomia fa risalire al 9703 a.C.) per aiutare l'umanità a ricostruire il mondo all'indomani di una catastrofica inondazione.

Guardando il sito di Naupa Iglesia, viene da chiedersi quale sia stato lo scopo di questo strano santuario. Eppure, nonostante il suo fascino enigmatico, non ha ancora ricevuto l'attenzione che merita da parte della comunità archeologica.