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3 Maggio 2014 ARCHEOLOGIA
ilfattostorico.com
I CEREALI FURONO DIFFUSI NELL'EURASIA DAI PASTORI 5.000 ANNI FA
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Quasi 5.000 anni fa, i pastori nomadi aprirono alcuni dei primi collegamenti tra l'Asia orientale e occidentale. Gli archeologi hanno scoperto diverse colture di cereali ai lati opposti del continente, ma unite insieme negli antichi accampamenti dei pastori dell'Asia centrale.

"Il grano e il sorgo, recuperati negli accampamenti nomadi in Kazakistan, dimostrano che i pastori preistorici dell'Eurasia centrale avevano incorporato le colture di due regioni diverse nella loro economia e nei loro rituali circa 5.000 anni fa", spiega Micheal Frachetti, archeologo alla Washington University di St. Louis, coautore dello studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B.Uno dei cereali ritrovati in Kazakistan, il grano tenero (Triticum aestivum), veniva coltivato in Medio Oriente 6.000 anni fa, ma non comparve in Asia orientale fino a 4.500 anni fa.

Allo stesso modo, un altro cereale scoperto negli accampamenti dei pastori, il miglio (Panicum miliaceum), potrebbe essersi originato nell'odierna Cina 8.000 anni fa, ma non comparve nell'Asia sudoccidentale fino a 4.000 anni fa.

I pastori nomadi potrebbero essere stati un collegamento cruciale nella vasta distesa di steppa, deserto e montagne che separavano i sistemi agricoli ed economici dell'Asia occidentale e orientale.

Oltre a trasportare cereali, i pastori dell'Asia centrale fecero di più. Gli archeologi hanno anche scoperto che i pastori cominciarono la coltivazione di miglio, frumento, orzo e legumi 4.000 anni fa. Il ritrovamento di questa attività agricola preistorica in Turkmenistan e Kazakistan spinge indietro l'inizio dell'agricoltura nella regione di 2.000 anni.

Gli antichi intrepidi pastori dell'Asia centrale aprirono nuove vie che si sarebbero sviluppate nel mondo antico e medievale. Alla fine, la strada avrebbe portato la seta dalla Cina della dinastia Han fino all'impero romano, e si sarebbe guadagnata il nome di "Via della seta".

La strada rimane in uso oggi, anche se le ferrovie hanno rimpiazzato i cammelli come principale mezzo di trasporto.