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23 Febbraio 2014 MISTERO
di A.R. Williams http://www.nationalgeographic.it
IL MISTERIOSO CIMITERO DEI CANI AZTECHI
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

Ritrovate a Città del Messico le ossa di 12 animali sepolti insieme più di 500 anni fa, nella capitale azteca di Tenochtitlan. Nella mitologia azteca i cani guidavano le anime dei morti fino all'oltretomba.

È una scoperta misteriosa quella degli archeologi dell'Istituto messicano di Antropologia e Storia del Messico (INAH), che a Città del Messico hanno rinvenuto gli scheletri di 12 cani misteriosamente sepolti insieme più di 500 anni fa. Non è la prima volta che gli archeologi trovano i resti di cani sepolti, ma solitamente i ritrovamenti avvengono nei pressi di antichi edifici o siti di sepoltura umani.

Il cane è una figura importante della mitologia azteca. Si pensava infatti che questi animali continuassero a essere fedeli ai padroni anche dopo la morte, guidando le anime attraverso i temibili livelli dell'oltretomba fino a raggiungere Mictlan, il più profondo. Il guardiano del mondo dei morti, spesso rappresentato proprio con una testa di cane, era una divinità nota come Xolotl. Non sappiamo ancora se la sepoltura dei cani fosse associata a questo stesso simbolismo, ma secondo i ricercatori l'ultimo ritrovamento aiuterà a far luce su qual era il rapporto tra gli animali e gli abitanti della città azteca più importante.

Un cimitero per animali

Scavando in un'area di due metri quadrati, gli archeologi hanno trovato i resti canini sepolti a profondità tra 1, 3 e 1, 7 metri al di sotto dell'attuale livello della strada. Gli scheletri sono pressoché integri e molto ben conservati, ma non hanno rivelato nessun particolare indizio sul eventuali pratiche e riti precedenti la sepoltura. Le dimensioni degli scheletri fanno pensare a cani di media stazza, che seppur morti a diverse età conservavano ancora quasi tutti i denti. Probabilmente si trattava di cani comuni e non di razze native del Messico come il techichi (un antenato del chihuahua) o lo xoloitzcuintli (che perde i denti premolari una volta raggiunta l'età adulta).

Altri siti archeologici nei dintorni custodivano invece elementi di vasellame riconducibili a uno stile conosciuto come azteco III. Questi recipienti erano tipicamente costruiti in argilla e decorati con sagome geometriche nere, e hanno aiutato gli archeologi a datare i cani al periodo noto come tardo postclassico, dal 1350 al 1520.

Cani per cena

Gli scavi archeologici si sono svolti nel quartiere di Azcapotzalco, nella parte nord-occidentale della capitale messicana. Nell'antichità questa zona si trovava sulla costa ovest del lago Texcoco, del quale oggi rimane solamente un bacino prosciugato e coperto dagli edifici e dalle strade della città.

Gli archeologi pensano che gli Aztechi che vivevano in questa zona utilizzassero gli scarti domestici e alcuni manufatti per alzare il livello del terreno, prevenendo così le inondazioni. Sono infatti venuti alla luce moltissimi oggetti come vasi, lame di ossidiana, aghi in osso, strumenti musicali costruiti con ossa umane e canine, il cranio di un cervo e i resti di un pasto a base di tacchino e cane.

Si, gli Aztechi mangiavano i cani. Anzi, li allevavano proprio a questo scopo.

Gli archeologi che lavorano ad Azcapotzpalco progettano di scavare ancora più in profondità, per cercare indizi che rivelino lo scopo di questo cimitero per cani. Anche l'analisi delle ossa potrebbe aiutare, chiarendo la causa di morte degli animali e individuando eventuali malattie o qualsiasi altra prova che aiuti gli scienziati a venire a capo del mistero, e capire perché i cani siano stati sepolti tutti insieme in questo luogo, per l'eternità.[youtube][/youtube]